LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in calo dopo che alcuni dati di settore hanno mostrato che la scorsa settimana le riserve di petrolio sono salite oltre le previsioni e quelle di carburante hanno registrato un inatteso aumento negli Usa, primo consumatore al mondo.
Alle 11,30 i futures sul Brent cedono 1,18 centesimi, o l'1,4%, a 85,22 dollari al barile dopo aver chiuso ieri ai massimi di sette anni.
I futures sul greggio Usa perdono 1,42 dollari o l'1,7%, a 83,23 dollari al barile dopo aver guadagnato l'1,1% nella seduta precedente.
Nella settimana terminata il 22 ottobre le scorte di greggio sono salite a 2,3 milioni di barili, secondo quanto riferito nella tarda serata di ieri da fonti di mercato che citano i numeri dell'American Petroleum Institute (Api). Il dato supera le attese di un aumento pari a 1,9 milioni di barili.
Le riserve di benzina sono aumentate di 500.000 barili e quelle dei distillati di 1 milione di barile, a fronte di stime che avevano previsto un calo in entrambi i casi. [API/S]
I serbatoi di stoccaggio dell'hub petrolifero del greggio Usa di Cushing, in Oklahoma, appaiono svuotati come mai era accaduto negli ultimi tre anni, mentre i prezzi per i contratti dei futures a più lunga scadenza fanno intuire che le riserve resteranno a tali livelli per mesi.
Ma la ripresa disomogenea a livello globale dalla peggior crisi sanitaria degli ultimi 100 anni, dopo che la pandemia di Covid-19 ha danneggiato per mesi la domanda, alimenta i dubbi sulla sostenibilità dei prezzi.
(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Francesca Piscioneri, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)