BRUXELLES (Reuters) - Il viceministro per lo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, dice che l'Italia dirà no agli acquisti collettivi di gas da parte dei Paesi membri dell'unione.
De Vincenti ha parlato con i giornalisti a margine della prima riunione del Consiglio energia Ue.
"Non siamo molto favorevoli a questa ipotesi perché in un mercato libero come quello che abbiamo realizzato in Europa sono gli operatori di mercato che fanno gli acquisti. L'importante è monitorare sempre la situazione e fare in modo che ci sia sempre la sicurezza degli approvvigionamenti", ha detto De Vincenti rispondendo ad una domanda sull'eventualità che si possa procedere ad acquisti di materie prime energetiche collettivamente.
Il commissario all'Energia, Miguel Arias Canete, anche lui parlando a margine della riunione, ha detto che si è discusso oggi anche di acquisti comuni del gas, ma ha precisato che "la commissione valuterà la fattibilità di acquisti collettivi, ma solo se volontari, in caso di crisi, e per i Paesi dipendenti da un unico fornitore".
L'Europa sta studiando il modo di ridurre la propria dipendenza energetica per meglio affrontare possibili buchi nella forniture provocati da crisi locali o d'area.
Fra le altre cose si discute del rafforzamento delle reti di trasporto di gas ed elettricità e delle modalità con cui arrivare ad una maggiore diversificazione delle fonti. E' entrata nel dibattito anche la possibilità di proporre acquisti collettivi europei per fronteggiare la forza contrattuale dei Paesi produttori.
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