WASHINGTON (Reuters) - La crescita dell'economia statunitense ha rallentato pesantemente nel quarto trimestre, con la debolezza degli investimenti delle aziende e un più ampio deficit commerciale che hanno annullato la più crescita delle spesa dei consumatori più marcata dal 2006.
Il Pil Usa è cresciuto al ritmo annuo del 2,6% dopo lo spettacolare +5% registrato nel trimestre estivo, ha reso noto il Dipartimento del Commercio, che ha pubblicato oggi la prima stima relativa all'ultima trimestre del 2014.
Il rallentamento, che fa seguito a due trimesti consecutivi di crescita molto sostenuta, è destinato a rivelarsi probabilmente momentaneo, dal momento che la discesa dei prezzi dei carburanti dovrebbe offrire un'enorme propulsione all'economia.
La maggior parte degli economisti, per il momento, ritiene che i fondamentali dell'economia a stelle e strisce, siano sufficientemente forti per ammortizzare l'impatto negativo derivante dalla debolezza ravvisata nelle altre aree mondiali.
Nel trimestre ottobre-dicembre la spesa per consumi, che rappresenta oltre i due terzi dell'attività economica Usa, è cresciuta del 4,3%, il ritmo più sostenuto dall'inizio del 2006, dal 3,2% del trimestre precedente
Nell'intero 2014, l'economia americana ha messo a segno una crescita del 2,4% da 2,2% del 2013.
Dopo la pubblicazione dei numeri, i Treasuries hanno ampliato i guadagni. Il decennale Usa intorno alle 15,40 guadagna 23/32, per un rendimento di 1,678%.
Dopo un iniziale indebolimento, il dollaro ha riguadagnato terreno sull'euro, che alla stessa ora passa di mano a 1,1315, in linea alla precendete chiusura.
Andamento all'insegna della marginale debolezza per Wall Street, con l'indice S&P 500 in discesa dello 0,36% e il Dow Jones in calo dello 0,28%, mentre il Nasdaq avanza dello 0,19%.