Di Mauro Speranza
Investing.com – L’annuncio dell’efficacia al 90% del vaccino di Pfzer aveva contribuito a sostenere i prezzi del petrolio negli ultimi giorni, ma l’United States Energy Information Administration (EIA) ha messo in guardia da facili entusiasmi circa un possibile aumento della domanda di greggio a breve termine.
L’EIA ha tagliato le sue previsioni sulla domanda di petrolio per il 2020, spiegando che non si attende un aumento significativo “prima dell’anno prossimo”.
Nel suo ultimo rapporto mensile diffuso oggi, l’agenzia ha aggiunto che si attende una contrazione della domanda mondiale di petrolio pari a 8,8 milioni di barili al giorno per quest’anno, con una revisione al ribasso di 0,4 milioni di barili rispetto alla valutazione del mese scorso.
Inoltre, l'agenzia per l'energia con sede a Parigi ha tagliato le prospettive a breve termine su dati storici deboli e su una recrudescenza di casi di Covid-19 in Europa e negli Stati Uniti.
Per il 2021, l'AIE ha dichiarato che la crescita della domanda mondiale di petrolio aumenterà di 5,8 milioni di barili al giorno, con una revisione al rialzo di 0,3 milioni di barili rispetto al mese scorso.
La notizia dell’efficacia del vaccino di Pfizer (NYSE:PFE) e Biontech (NASDAQ:BNTX) aveva sostenuto i prezzi del petrolio nelle tre sessioni di trading consecutive successive all’annuncio, con un massimo di 42,90 dollari al barile, ma questa mattina il rapporto dell’EIA ha fatto virare in rosso il greggio, scambiato intorno a 41,20 dollari, mentre il Brent scende a 43,62.
Se Pfizer e Biontech avevano fatto sperare i mercati in un nuovo aumento della domanda di energia nei prossimi mesi, “è troppo presto per sapere come e quando i vaccini permetteranno la ripresa di una vita normale", spiega l’EIA, le cui revisioni “non prevedono un impatto significativo nella prima metà del 2021”.
Riunione dell'OPEC
L'ultimo rapporto dell'AIE arriva pochi giorni prima della prossima riunione dell’OPEC+, prevista per il 1° dicembre.
A fronte di una domanda globale di petrolio ancora poco brillante, il gruppo dei produttori ha concordato un taglio record dell'offerta di 9,7 milioni di barili al giorno a partire dal 1° maggio. Il taglio è stato successivamente ridimensionato a 7,7 milioni in agosto e l'OPEC+ ha dichiarato che prevede un'ulteriore riduzione il prossimo anno.
“Con un vaccino contro il Covid 19 che per un certo periodo di tempo non sarà in grado di salvare il mercato petrolifero globale, la combinazione di una domanda più debole e di un'offerta petrolifera in crescita fornisce un difficile contesto per l'incontro dei paesi OPEC+”, sottolinea l'EIA nel suo rapporto. "A meno che i fondamentali non cambino, il compito di riequilibrare il mercato procederà lentamente”, aggiungevano dall’agenzia.
Mercoledì l'OPEC ha tagliato le previsioni sulla domanda globale di petrolio per il resto di quest'anno e per il 2021, citando una prospettiva economica più debole del previsto e un'impennata dei casi di coronavirus.
Il gruppo di 13 produttori ha dichiarato di prevedere una contrazione della domanda petrolifera mondiale di 9,8 milioni di barili al giorno su base annua nel 2020, prima di aumentare di 6,2 milioni di barili su base annua l'anno prossimo.