Investing.com - Il prezzo del greggio è in calo negli scambi della mattinata europea di questo lunedì e cede i lievi rialzi segnati nell’overnight mentre negli USA continua a salire il numero di impianti di trivellazione attivi.
Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna a luglio è sceso di 13 centesimi, o dello 0,3%, a 45,70 dollari al barile alle 3:10AM ET (07:10GMT). Giovedì ha toccato il minimo dal 5 maggio di 45,20 dollari.
Intanto, il greggio Brent con consegna ad agosto sull’ICE Futures Exchange di Londra scende di 11 centesimi a 48,04 dollari al barile. Il riferimento globale la scorsa settimana è crollato a 47,40 dollari, il minimo dal 5 maggio.
imori che l’aumento della produzione petrolio di scisto USA possa far deragliare il tentativo di riequilibrare il mercato tramite i tagli alla produzione OPEC e non-OPEC hanno pesato sui prezzi.
Secondo Baker Hughes, il numero degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti la scorsa settimana è salito per la ventunesima settimana consecutiva, la serie di aumenti più lunga mai registrata, indicando che si attendono ulteriori aumenti della produzione.
Il totale è salito di 8 unità, a quota 741, il massimo dall’aprile del 2015.
L’aumento dell’attività estrattiva statunitense e della produzione di scisto timori rischiano di vanificare i tentativi dei principali produttori di riequilibrare il mercato.
Lo scorso mese l’OPEC e altri produttori non-OPEC hanno accettato di prolungare i tagli alla produzione di circa 1,8 milioni di barili al giorno fino a marzo 2018.
Finora i tagli implementati hanno influito poco sui livelli delle scorte, per via di un aumento della produzione di petrolio di scisto negli USA e per l’aumento della produzione nei paesi non aderenti come la Libia e la Nigeria.
Questa settimana l’attenzione degli operatori sarà concentrata sui dati di martedì e mercoledì sulle scorte USA alla ricerca di nuove indicazioni sull’andamento della domanda e delle scorte nel principale consumatore mondiale.
I riflettori saranno puntati inoltre sul report mensili dell’Agenzia Internazionale per l’Energia e dell’OPEC che forniranno indicazioni sui livelli globali della domanda e dell’offerta.
Intanto, sul Nymex i future della benzina con consegna a luglio sono in calo di 0,6 centesimi o dello 0,4%, a 1,498 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento con consegna a luglio scende di 0,1 centesimi a 1,429 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna a luglio sono in calo di 3,1 centesimi a 3,030 dollari per milione di BTU.