Investing.com - I futures del petrolio greggio sono in calo per il secondo giorno consecutivo questo martedì, in seguito ai dati deludenti sul manifatturiero statunitense che gettano timori sul vigore della ripresa economica negli USA.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a maggio sono stati scambiati a 96,85 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,25% sulla giornata.
I futures della borsa di New York sono scesi dello 0,5% al massimo della seduta di 96,62 dollari al barile.
L’Institute of Supply Management ha dichiarato che il suo indice PMI è sceso a 51,3 a marzo, il livello più basso da dicembre, contro 54,2 di febbraio.
Gli analisti avevano previsto che l’indice PMI sarebbe rimasto invariato lo scorso mese.
I traders del petrolio attendono i dati settimanali sulle scorte di greggio e prodotti raffinati per valutare la forza della domanda nel principale consumatore di greggio.
L’American Petroleum Institute rilascerà un report sulle scorte nel corso della giornata, mentre i dati ufficiali di mercoledì potrebbero mostrare un aumento delle scorte di 2,3 milioni di barili.
Gli Stati Uniti sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
Gli investitori attendono inoltre l’esito del vertice di politica monetaria della BCE che si terrà questo giovedì.
Il sentimento sull’euro resta fragile, tra la situazione di Cipro e l’incertezza politica in Italia.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna ad aprile sono scesi dello 0,2% a 110,85 dollari al barile, con lo spread tra i contratti brent e quelli del greggio a 14,00 dollari al barile.
Lo spread tra i due contratti resta vicino al minimo di 8 mesi, per via di un miglioramento delle previsioni di produzione nel Mare del Nord, unito ai timori per la previsione economica della zona euro.
Allo stesso tempo, le scorte di greggio a Cushing, Oklahoma, il punto di consegna dei contratti Nymex, stanno scendendo grazie ai nuovi oleodotti che hanno alleggerito la circolazione del petrolio in quella zona.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a maggio sono stati scambiati a 96,85 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,25% sulla giornata.
I futures della borsa di New York sono scesi dello 0,5% al massimo della seduta di 96,62 dollari al barile.
L’Institute of Supply Management ha dichiarato che il suo indice PMI è sceso a 51,3 a marzo, il livello più basso da dicembre, contro 54,2 di febbraio.
Gli analisti avevano previsto che l’indice PMI sarebbe rimasto invariato lo scorso mese.
I traders del petrolio attendono i dati settimanali sulle scorte di greggio e prodotti raffinati per valutare la forza della domanda nel principale consumatore di greggio.
L’American Petroleum Institute rilascerà un report sulle scorte nel corso della giornata, mentre i dati ufficiali di mercoledì potrebbero mostrare un aumento delle scorte di 2,3 milioni di barili.
Gli Stati Uniti sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
Gli investitori attendono inoltre l’esito del vertice di politica monetaria della BCE che si terrà questo giovedì.
Il sentimento sull’euro resta fragile, tra la situazione di Cipro e l’incertezza politica in Italia.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna ad aprile sono scesi dello 0,2% a 110,85 dollari al barile, con lo spread tra i contratti brent e quelli del greggio a 14,00 dollari al barile.
Lo spread tra i due contratti resta vicino al minimo di 8 mesi, per via di un miglioramento delle previsioni di produzione nel Mare del Nord, unito ai timori per la previsione economica della zona euro.
Allo stesso tempo, le scorte di greggio a Cushing, Oklahoma, il punto di consegna dei contratti Nymex, stanno scendendo grazie ai nuovi oleodotti che hanno alleggerito la circolazione del petrolio in quella zona.