LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in calo per il secondo giorno consecutivo sulla scia di una crescita economica globale penalizzata dalla guerra dei dazi Usa-Cina. Le perdite sono arginate dalle tensioni in Medio Oriente legate ai recenti attacchi alla petroliera nel Golfo di Oman.
I futures sul greggio sono in calo di 42 cent, attestandosi su 60,52 dollari il barile mentre i futures sull' U.S. West Texas Intermediate crude cedono 26 cent, portando il prezzo a 51,67 dollari il barile.
Il morale delle imprese statunitensi è penalizzato dall'intensificarsi della guerra commerciale tra Cina e Usa e dal rallentamento del mercato del lavoro.
Trump ha detto che incontrerà il Presidente cinese Xi Jinping in occasione del G20 in Giappone, sebbene nessuna conferma sia ancora arrivata dalla controparte cinese.
Ad esercitare ulteriore pressione sull'andamento del petrolio è il dipartimento Usa dell'Energia, il quale prevede un aumento record della produzione di petrolio da scisto a luglio di quest'anno.
Si intensificano anche i timori di un confronto tra Iran e Usa dopo che Washington ha accusato Teheran di essere responsabile dell'attacco a una petrolierra giovedì scorso mel Golfo di Oman. L'Iran ha negato un suo coinvolgimento.
I prezzi del greggio sembrano non reagire all'intensificarsi della crisi iraniana", dice Carsten Fritsch di Commerzbank.