Investing.com - Il prezzo del greggio scende negli scambi asiatici di questo lunedì, con la Cina che ha annunciato alla fine della scorsa settimana ulteriori dazi del 5% su 75 miliardi di dollari di prodotti statunitensi, fra cui il greggio.
In risposta, il Presidente Donald Trump ha dichiarato di aver ordinato alle compagnie USA di prendere in considerazione l’idea di chiudere le attività in Cina e fabbricare i loro prodotti negli Stati Uniti.
I future del greggio WTI USA scendono dell’1,3% a 53,46 dollari alle 1:02 ET (05:02 GMT), mentre i future del Brent, il riferimento internazionale, segnano calo dell’1,1% a 58,15 dollari.
“I prezzi del greggio sono entrati in un range difficile, intrappolati in un mondo di oscillazioni selvagge ma senza andare da nessuna parte, sembrano persi da qualche parte nel range”, afferma Phil Flynn, analista senior dei mercati energetici di The Price Futures Group a Chicago.
“Ovviamente, i movimenti sono interessanti in quanto, da qualunque lato venga infranto il range, ci sarebbe una mossa rilevante. Pensiamo che sarà al rialzo, ma tecnicamente potrebbe essere una forte mossa al ribasso”.
Reuters ha riportato che i dazi cinesi del 5% sulle importazioni petrolifere USA potrebbero far indebolire ulteriormente la domanda di greggio fisico presso gli hub della Costa del Golfo USA, dove gli esportatori hanno già preso l’abitudine di spedire greggio oltreoceano senza compratori fissi.
Ad alimentare i timori di una possibile recessione contribuiscono i dati economici deboli da cui emerge che le industrie manifatturiere USA hanno registrato il primo mese di contrazione in quasi un decennio.
I dati statunitensi sul PIL e sui prodotti durevoli attesi questa settimana cattureranno la luce dei riflettori.