Investing.com - Il prezzo del greggio recupera alcune delle perdite di questa settimana negli scambi di questo giovedì mattina, le aspettative che l’OPEC possa prorogare l’attuale accordo sui tagli alla produzione in occasione del vertice di fine mese fanno passare in secondo piano i timori per l’aumento delle scorte e della produzione USA.
I future del greggio West Texas Intermediate (WTI) salgono di 11 centesimi, o dello 0,2%, a 55,44 dollari al barile alle 3:35 ET (08:35 GMT).
Intanto, i future del greggio Brent, il riferimento per il prezzo del greggio al di fuori degli Stati Uniti, salgono di 22 centesimi, o dello 0,4%, a 62,10 dollari al barile.
Il prezzo del greggio si è attestato in calo per il quarto giorno consecutivo ieri per via dell’inaspettato incremento delle scorte di greggio USA e del fatto che la produzione nazionale è aumentata la scorsa settimana.
Le scorte di greggio sono salite di 1,9 milioni di barili, secondo l’EIA, il secondo aumento consecutivo. Gli analisti avevano previsto un calo di 2,2 milioni di barili.
Dal report è emerso inoltre che la produzione nazionale è aumentata di 25.000 barili al giorno alla cifra record di 9,645 milioni di barili. La produzione ha registrato un’impennata di quasi il 15% dal recente minimo segnato a metà 2016, facendo dubitare delle voci degli ultimi mesi circa un inasprimento del mercato energetico.
Il crollo del prezzo di questa settimana significa che i future del greggio sono crollati di quasi il 5% dopo aver toccato il massimo di 28 mesi la scorsa settimana, mettendo fine alla straordinaria impennata del 40% registrata tra giugno e i primi di novembre.
Nonostante la cautela, il prezzo del greggio dovrebbe restare supportato nell’ottimismo che i produttori decidano di prorogare i tagli alla produzione in occasione del vertice di fine mese.
Continuano le discussioni in vista del vertice del 30 novembre, a cui parteciperanno i ministri del petrolio dell’OPEC e anche dei paesi non-OPEC.
Intanto, i future della benzina sono stabili a 1,738 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento sale di mezzo centesimo a 1,915 dollari al gallone.
I future del gas naturale sono invariati a 3,075 dollari per milione di BTU, con i trader in attesa dei dati settimanali sulle scorte previsti nel corso della giornata.