Investing.com - Il prezzo dell’oro sale ad un nuovo massimo di tre mesi questo martedì nel primo giorno di scambi di questo 2018, spinto da un dollaro debole.
Sul Comex, i future dell’oro salgono dello 0,21% a 1.312,20 dollari l’oncia troy alle 03:45 ET (08:45 GMT), il massimo dal 26 settembre.
Il recente indebolimento del dollaro ha supportato il prezzo dell’oro, rendendo il metallo prezioso più conveniente per i titolari di altre valute.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,36% a 91,66, il minimo dal 22 settembre.
L’indice ha chiuso il 2017 con un crollo del 9,8%, il calo percentuale annuo maggiore dal 2003.
Il dollaro si è indebolito nel 2017, con l’economia globale che ha ripreso slancio alimentando le aspettative di inasprimenti della politica monetaria in altri paesi, il che farebbe diminuire le differenze tra la politica della Federal Reserve e quella delle altre banche centrali.
Gli osservatori dei mercati attendono i verbali di domani del vertice di dicembre della Fed per avere maggiori indicazioni sull’andamento della politica monetaria.
Gli investitori seguiranno inoltre il report sull’occupazione non agricola USA relativo al mese di dicembre che sarà pubblicato venerdì.
Intanto, l’argento è in calo dello 0,26% a 17,10 dollari l’oncia troy, il platino sale dello 0,31% a 941,20 dollari l’oncia troy e il palladio va su dello 0,38% a 1.065,00 dollari l’oncia troy.
Il palladio ha registrato l’aumento maggiore tra i metalli preziosi nel 2017, con un balzo del 57% nei timori per le prospettive sulle scorte.
Il rame scende dello 0,14% a 3,296 dollari la libbra. Il prezzo del rame ha segnato un’impennata del 31% sul 2017: il prezzo del metallo industriale è stato spinto dalla forte domanda dalla Cina, il principale consumatore mondiale della materia prima, nonché dalle prospettive economiche globali e dalle interruzioni delle forniture in tutto il mondo.