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Prezzo dell’oro in salita, il dollaro scende

Pubblicato 11.01.2019, 07:51
© Reuters.
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Investing.com - Il prezzo dell’oro sale negli scambi asiatici di questo venerdì, mentre il dollaro scende nelle aspettative che la Federal Reserve possa mettere in pausa gli aumenti dei tassi di interesse quest’anno se l’economia globale dovesse continuare a rallentare.

I future dell’oro con consegna a febbraio salgono dello 0,3% a 1.292,30 dollari alle 1:48 ET (06:48 GMT) sul Comex.

Il presidente della Fed Jerome Powell ieri ha ribadito che la banca centrale potrebbe permettersi di essere paziente sulla politica monetaria, ridimensionando le aspettative su altri due aumenti dei tassi di interesse nel 2019.

Il vice presidente della Fed Richard Clarida ha fatto eco alle sue parole ieri.

“Possiamo permetterci di essere pazienti sul valutare come modificare la nostra posizione sulla politica monetaria”, ha affermato. Questo in parte perché “cominciamo l’anno più vicini al nostro obiettivo di quanto non lo siamo mai stati da tanto tempo”, aggiunge.

“Un dollaro debole e una Fed più cauta sono i due fattori più allettanti per l’oro”, spiega Stephen Innes, a capo del trading per l’Asia Pacifica di OANDA.

“Ci sono timori per la possibilità che l’economia statunitense rallenti, magari verso la fine del 2019 e nel 2020, quindi i mercati stanno mettendo in conto dei tagli dei tassi”, aggiunge.

Il metallo prezioso risente dell’andamento dei tassi di interesse USA, il cui aumento fa salire il costo degli investimenti senza rendimento come i lingotti.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 94,933, giù dello 0,2%.

Il metallo prezioso è stato supportato anche dalle preoccupazioni per l’indebolimento della crescita globale, dopo che nazioni come Stati Uniti, Cina, Svizzera a Francia hanno riportato dati più deboli del previsto questo mese.

Sotto i riflettori lo scontro commerciale USA-Cina: ieri il Segretario al Tesoro USA Steven Mnuchin ha reso noto che il vice Premier cinese Liu He potrebbe recarsi a Washington a fine gennaio.

“L’intento attuale è che il vice Premier Liu He probabilmente venga a visitarci questo mese e prevedo che il blocco delle attività amministrative non avrà alcun impatto su questo”, ha affermato Mnuchin.

Pechino e Washington mercoledì hanno concluso l’ultimo round di trattative commerciali. In una dichiarazione del Ministero per il Commercio cinese si legge che le discussioni con gli Stati Uniti sono state “esaurienti e dettagliate” e che entrambe le parti hanno deciso di continuare a restare in contatto.

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