di Crispian Balmer
ROMA (Reuters) - Una vittoria del no al referendum costituzionale del 4 dicembre sarebbe uno schiaffo in faccia all'Europa, secondo il leader della Lega Nord Matteo Salvini, che promette di portare l'Italia fuori dall'euro se vincerà le prossime elezioni politiche.
Salvini, che punta alla carica di primo ministro, è tra coloro che guidano la campagna contro la riforma del governo che modifica alcuni articoli della Costituzione, sostenendo non risolve i principali problemi del Paese.
Al contrario, secondo il premier Matteo Renzi, la riforma darà stabilità al sistema politico in un Paese che ha cambiato 63 governi dal 1948, annunciando le sue dimissioni in caso di sconfitta al referendum.
Gli ultimi sondaggi prima del divieto di pubblicazione indicavano una sconfitta del premier.
In una intervista con Reuters, Salvini ha detto che se prevarrà il no l'Italia dovrebbe andare a elezioni anticipate nel 2017, un anno prima della fine naturale della legislatura.
"Questo 'no' sarà anche un no contro le regole e i regolamenti dell'Europa, che sono stati un disastro per l'Italia", ha detto Salvini aggiungendo che le misure di austerità della Ue hanno affondato l'economia italiana.
I leader dell'Unione e dei paesi che ne fanno parte, tra cui il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker e il ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schaeuble, hanno preso posizione a favore di Renzi, nel timore che le sua sconfitta possa scatenare una tempesta politica ed economica.
Per il 43enne Salvini, che è anche parlamentare europeo, la Ue ha deluso l'Italia, limitando la sua capacità di salvataggio delle banche in difficoltà e facendo poco per aiutarla ad affrontare l'afflusso di almeno mezzo milione di migranti in tre anni.
Aperto sostenitore del neo presidente statunitense Donald Trump e contrario all'immigrazione di massa, Salvini ha detto che porrà al centro della sua campagna elettorale l'uscita dell'Italia dall'euro.
"Vogliamo una moneta più giusta, che varrebbe probabilmente meno del 20% rispetto all'euro, dando alle nostre aziende il 20% in più di possibilità di esportare".
SOLO LEGA, SENZA NORD
Un sondaggio pubblicato la settimana scorsa dal quotidiano La Stampa indica che per il 71% degli italiani abbandonare l'euro indebolirebbe ulteriormente la fragile economia nazionale. Ma Salvini ha liquidato i sondaggi e ha detto che sta lavorando a un progetto insieme ad alcuni economisti.
"Non sono matto. Ci abbiamo pensato bene perché, se sarò eletto, dovrò farlo", ha detto.
La Lega Nord è il terzo partito italiano secondo i sondaggi, col 13%, contro Pd e M5s (che critica l'euro), che si aggirano sul 30% circa.
Forza Italia, un tempo dominante, è il quarto partito e secondo gli analisti un'alleanza di centrodestra potrebbe comunque avere chance di andare al governo come in passato.
Silvio Berlusconi, che ha compiuto 80 anni e ha subito in estate una delicata operazione al cuore, ha detto di voler tornare a fare politica in prima linea come capo del centrodestra.
L'ex presidente del Consiglio si è detto di recente anche favorevole alla introduzione di una doppia valuta da affiancare all'euro.
Salvini vorrebbe le primarie per scegliere il leader di centrodestra.
"Se gli italiani lo vogliono (come leader) rispetterò la loro volontà ma, per quello che vale, sento che gli italiani hanno un'opinione diversa", ha detto Salvini su Berlusconi.
Per rafforzare il vantaggio elettorale e aumentare i consensi in tutt'Italia, Salvini sta pensando a eliminare la parola Nord e lasciando solo il nome Lega. Un'idea che non piace all'ex leader Umberto Bossi.
"La battaglia per il lavoro, per le tasse, le pensioni, l'immigrazione, le scuole e la giustizia si combatte dal Sud al Nord. (La Lega) sarà in ogni piazza e cortile del Paese. Non voglio escludere nessuno", ha detto Salvini.