ROMA (Reuters) - Dopo due mesi di calo la produzione industriale italiana segna una marginale ripresa a luglio, anche se resta negativa la dinamica congiunturale nella media dell'ultimo trimestre mentre si rafforzano i timori causati dalla crisi energetica per la seconda parte dell'anno.
Secondo i dati diffusi stamani da Istat, l'indice destagionalizzato registra un'espansione dello 0,4% mensile dopo il tonfo del 2,0% (rivisto) di giugno, mentre corretto per gli effetti di calendario scende su anno dell'1,4% dal -1,1% (rivisto) precedente.
Le attese erano per un incremento dello 0,3% a livello congiunturale.
"Tutti i principali settori di attività sono in calo a luglio, ad esclusione dei beni strumentali", scrive l'istituto nella nota a corredo dei numeri, ricordando che questi ultimi crescono su mese del 2%, mentre diminuiscono i beni di consumo (-0,7%), i beni intermedi (-0,6%) e l'energia (-0,5%).
Nel periodo maggio-luglio il livello della produzione nel suo complesso diminuisce dell'1,6% rispetto ai tre mesi precedenti.
In un comunicato separato sull'andamento dell'economia italiana, diffuso sempre stamani, Istat definisce "modesto" il rimbalzo di luglio, sottolineando che "i prossimi mesi mostrano un possibile ridimensionamento dei ritmi produttivi", come segnalato già in agosto anche dall'accentuato declino degli indici di fiducia del manifatturiero.
Dopo una performance oltre le attese nel primo semestre dell'anno, la crescita del Pil - di cui la produzione industriale è un buon anticipatore - rischia di subire con forza il contraccolpo della crisi energetica, acuitasi con lo stop delle forniture di gas russo via Nord Stream.
"Tale situazione, in prospettiva, potrebbe risultare aggravata dalle conseguenze legate all'adozione di un piano di risparmio energetico per far fronte alla crisi in corso", osservano gli analisti di Prometeia in un report, prevedendo un ripiegamento della produzione tra agosto e ottobre tale da causare nel terzo trimestre una flessione dell'1,7% congiunturale.
Il governo Draghi - in uno dei suoi ultimi atti prima del voto politico ormai alle porte - ha in preparazione un nuovo pacchetto di aiuti da 12-13 miliardi per sostenere imprese e famiglie alle prese con il caro-bollette; ha già varato misure di risparmio energetico e non prevede, per ora, razionamenti.
A livello tendenziale, tra i settori di attività economica che registrano variazioni positive a luglio si segnalano la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+15,0%), la produzione di prodotti farmaceutici (+3,3%) e la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+2,8%). Le flessioni più ampie si evidenziano nella metallurgia (-8,1%), nella fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (-6,8%) e nei prodotti chimici (-3,8%).
Seguono i dettagli forniti dall'istituto:
PRODUZIONE INDUSTRIALE lug giu mag
Variazione % m/m (destag.) +0,4 -2,0r -1,2r
Variazione % a/a (corr. per calend.) -1,4 -1,1r +3,4
Variazione % a/a (grezzo) -4,3 -1,1r +6,6
NOTA: BASE 2015=100
Produzione per raggruppamento principale di industrie a luglio (percentuale su mese):
Beni di -0,7
consumo
Beni +2,0
strumentali
Beni -0,6
intermedi
Energia -0,5
(Valentina Consiglio, editing Sabina Suzzi)