Investing.com - Il prezzo del rame crolla per la settima seduta consecutiva questo mercoledì segnando il minimo dal luglio del 2009, dopo gli ultimi dati sulla produzione industriale in Cina che hanno scatenato i timori per lo stato di salute della seconda economia mondiale.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a dicembre scende di 1,6 centesimi, o dello 0,74%, a 2,201 dollari la libbra negli scambi della mattinata londinese. Precedentemente, il prezzo è crollato a 2,203 dollari, un livello che non si registrava da oltre sei anni.
Ieri il prezzo del rame è sceso di 1,2 centesimi, o dello 0,56%, in un clima di apprensione per lo stato di salute dell’economia cinese.
L’Ufficio Nazionale di Statistica ha dichiarato che la produzione industriale è cresciuta al tasso annuo del 5,6% ad ottobre, meno del 5,8% previsto ed in calo dal 5,7% del mese precedente.
I dati deludenti hanno seguito quelli sul commercio e sull’inflazione pubblicati all’inizio della settimana.
I report poco incoraggianti indicano che l’economia sta gradualmente rallentando e che i policymaker di Pechino dovranno introdurre nuove misure a sostegno della crescita nei prossimi mesi.
Col 40% della richiesta globale di rame, la nazione asiatica può essere considerata il principale consumatore mondiale del metallo industriale.
Intanto, il prezzo dell’oro resta vicino al minimo degli ultimi tre mesi questo martedì, mentre gli investitori si preparano ad un possibile aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve il mese prossimo.
Le aspettative di un aumento anticipato dei tassi di interesse pesano sull’oro, poiché il metallo prezioso non riesce a competere con gli investimenti ad alto rendimento quando i tassi sono alti.
Il dollaro resta vicino al massimo di sette mesi contro il paniere di sei principali valute tra le aspettative di un inasprimento della politica monetaria statunitense nei prossimi mesi.
Le materie prime valutate in dollari diventano più costose per i titolari di altre valute quando il biglietto verde si rafforza.
I traders attendono i dati statunitensi previsti nel corso della settimana per avere maggiori informazioni sulla forza dell’economia e sull’eventualità di un aumento dei tassi di interesse a breve termine.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle vendite al dettaglio, i prezzi alla produzione ed il sentimento dei consumatori venerdì.