Investing.com - I futures del rame sono scesi al minimo da metà settembre questo lunedì; sugli investimenti legati alla crescita pesano i timori sulle previsioni della crescita globale e nell’incertezza sulla situazione in Spagna e Grecia.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del rame con consegna a dicembre a 3,510 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in calo dell’1,1%.
I futures del rame sono scesi dell’1,2% stamane, al minimo della seduta di 3,5908 dollari la libbra, il minimo dal 7 settembre.
Intanto i volumi si prevedono ridotti questo lunedì, come conseguenza della prima chiusura non programmata dei mercati statunitensi dal settembre 2001, dovuta al passaggio dell’uragano Sandy nella parte nordorientale degli Stati Uniti.
I prezzi del rame sono stati sotto forte pressione nelle ultime sedute, con i timori sulle previsioni economiche globali che hanno pesato sull’appeal della materia prima. I prezzi hanno segnato un calo del 9% rispetto al massimo di quattro mesi di
3,838 dollari la libbra a settembre.
Gli investitori restano cauti nell’incertezza sulla richiesta della Spagna di un formale di un salvataggio, che attiverebbe il meccanismo di acquisto di bond della BCE.
Nel corso della giornata il Primo Ministro spagnolo Mariano Rajoy riceverà il Premier Italiano Mario Monti a Madrid, per discutere della crisi che attanaglia la zona euro.
Intanto la capacità della Grecia di rispettare e implementare le misure di austerity richieste dalla troika sono messe in serio dubbio, in seguito alle affermazioni del leader dell’opposizione il quale ha dichiarato che voterà contro il pacchetto di austerity che andrà in parlamento questa settimana.
L’euro si è riavvicinato al minimo di tre settimane contro il dollaro; l’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,27% a 80,32, vicino al massimo di sette settimane.
Un dollaro più forte rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari di altre valute.
I traders del rame attendono inoltre i dati sull’occupazione non agricola che saranno rilasciati venerdì, dopo il calo inaspettato del tasso di disoccupazione al 7,8% a settembre dall’8,1% del mese precedente.
Intanto i dubbi sulla ripresa economia persistono, nonostante i dati di venerdì sul PIL del terzo trimestre migliore del previsto.
L’economia statunitense ha segnato un aumento del 2% nel terzo trimestre, grazie ad un aumento delle spese dei consumatori, dopo essere salito dell’1,3% nel trimestre precedente. Gli economisti avevano previsto una crescita dell’1,9%.
Il rame è sensibile ai dati sulla crescita economica, poiché è strettamente legato all’utilizzo industriale.
Sul Comex, l’oro con consegna a dicembre è stabile a 1.712,35 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a dicembre ha segnato -0,3%, a 31,94 dollari l’oncia troy.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del rame con consegna a dicembre a 3,510 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in calo dell’1,1%.
I futures del rame sono scesi dell’1,2% stamane, al minimo della seduta di 3,5908 dollari la libbra, il minimo dal 7 settembre.
Intanto i volumi si prevedono ridotti questo lunedì, come conseguenza della prima chiusura non programmata dei mercati statunitensi dal settembre 2001, dovuta al passaggio dell’uragano Sandy nella parte nordorientale degli Stati Uniti.
I prezzi del rame sono stati sotto forte pressione nelle ultime sedute, con i timori sulle previsioni economiche globali che hanno pesato sull’appeal della materia prima. I prezzi hanno segnato un calo del 9% rispetto al massimo di quattro mesi di
3,838 dollari la libbra a settembre.
Gli investitori restano cauti nell’incertezza sulla richiesta della Spagna di un formale di un salvataggio, che attiverebbe il meccanismo di acquisto di bond della BCE.
Nel corso della giornata il Primo Ministro spagnolo Mariano Rajoy riceverà il Premier Italiano Mario Monti a Madrid, per discutere della crisi che attanaglia la zona euro.
Intanto la capacità della Grecia di rispettare e implementare le misure di austerity richieste dalla troika sono messe in serio dubbio, in seguito alle affermazioni del leader dell’opposizione il quale ha dichiarato che voterà contro il pacchetto di austerity che andrà in parlamento questa settimana.
L’euro si è riavvicinato al minimo di tre settimane contro il dollaro; l’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,27% a 80,32, vicino al massimo di sette settimane.
Un dollaro più forte rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari di altre valute.
I traders del rame attendono inoltre i dati sull’occupazione non agricola che saranno rilasciati venerdì, dopo il calo inaspettato del tasso di disoccupazione al 7,8% a settembre dall’8,1% del mese precedente.
Intanto i dubbi sulla ripresa economia persistono, nonostante i dati di venerdì sul PIL del terzo trimestre migliore del previsto.
L’economia statunitense ha segnato un aumento del 2% nel terzo trimestre, grazie ad un aumento delle spese dei consumatori, dopo essere salito dell’1,3% nel trimestre precedente. Gli economisti avevano previsto una crescita dell’1,9%.
Il rame è sensibile ai dati sulla crescita economica, poiché è strettamente legato all’utilizzo industriale.
Sul Comex, l’oro con consegna a dicembre è stabile a 1.712,35 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a dicembre ha segnato -0,3%, a 31,94 dollari l’oncia troy.