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Rame in calo per il 3° giorno consecutivo, timori sulla crescita globale

Pubblicato 09.12.2014, 11:10
Il rame scende, pesano i timori per la crescita globale
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Investing.com - I futures del rame sono in calo questo martedì, poiché crescono i timori sulla crescita mondiale e pesa il potenziale impatto sulla domanda della materia prima.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a marzo è sceso dello 0,3%, o di 0,9 centesimi, a 2,877 dollari la libbra.

Stamane i prezzi hanno toccato il minimo della seduta di 2,869 dollari, il minimo dal 4 dicembre. Ieri il rame è sceso di 1,7 centesimi o dello 0,53%, a 2,885 dollari.

I futures troveranno supporto a 2,860 dollari la libbra, il minimo dal 3 dicembre e resistenza a 2,939 dollari, il massimo dal 5 dicembre.

Ieri i dati hanno mostrato che le esportazioni cinesi hanno segnato un aumento del 4,7% rispetto allo scorso anno, contro le aspettative di un aumento del 7,9%, mentre le importazioni sono scese del 6,7%, contro le previsioni di un aumento del 3,5%.

I dati deludenti hanno alimentato le aspettative che Pechino possa implementare ulteriori misure di stimolo monetario a sostegno della crescita.

La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale lo scorso anno.

Il dollaro USA resta supportato dalle aspettative che i segnali di ripresa economica spingano la Fed verso un aumento dei tassi di interesse prima e più velocemente del previsto

Il Wall Street Journal ha riportato che i funzionari della Fed potrebbero assicurare che i tassi di interesse resteranno tali ancora per “un lungo periodo”, nella loro dichiarazione che seguirà il vertice di politica monetaria

Un dollaro forte in genere pesa sul rame, poiché riduce l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari di altre valute.

Sul Comex, i futures dell’oro con consegna a febbraio salgono di 10,90 dollari, o dello 0,91%, a 1.205,80 dollari l’oncia troy, mentre i futures dell’argento con consegna a marzo sono saliti di 17,4 centesimi, o dell’1,07%, a 16,45 dollari l’oncia.

L’oro è salito sopra i 1.200 dollari questo martedì, con gli investitori che con l’oro cercano un rifugio dai forti cali registrati dai mercati azionari e da quello del petrolio.

I prezzi del petrolio questo martedì continuano a scendere, dopo il calo di oltre 4 punti percentuali registrato ieri, dovuto alle aspettative che un eccesso di scorte possa continuare a pesare sui prezzi nel nuovo anno.

Intanto, Asia, l’indice cinese Shanghai Composite ha visto un crollo di oltre il 5%, segnando maggior calo giornaliero dall’agosto 2009, poiché gli investitori temono per l’andamento dell’economia cinese.

Si registrano forti cali anche nei mercati azionari d’Europa, in Germania il DAX è in calo dell’1%, in Spagna l’IBEX 35 perde oltre l’1,5% così come l’indice italiano FTSE MIB.

L’oro è visto come bene rifugio in tempi di incertezza economica.

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