Investing.com - I futures del rame sono in calo nella seduta europea di questo lunedì, i timori restano sulle previsioni economiche statunitensi e sul futuro dibattito politico sul tetto massimo del debito.
Al calo hanno contribuito le prese di profitto, sopo che i prezzi della borsa di New York sono saliti ai livelli più alti dallo scorso ottobre.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del rame con consegna a marzo a 3,666 dollari la libbra nella mattinata europea, in calo dello 0,75% sulla giornata.
I prezzi del rame sulla borsa di New York sono scesi di un punto percentuale, al minimo della seduta di 3,657 dollari la libbra. I futures sono saliti a 3,758 il 3 gennaio, il massimo dal 18 ottobre.
I futures del rame sono saliti la scorsa settimana dopo che i decisori USA hanno trovato la scorsa settimana un compromesso per evitare il precipizio fiscale, bloccando una serie di aumenti di tasse e taglio alla spesa pubblica che avrebbero potuto trascinare l’economia statunitense in recessione.
Tuttavia gli investitori restano cauti sulle previsioni a lungo termine, con i negoziati sull’aumento del tetto massimo del debito che inizieranno a febbraio.
Venerdì i dati ufficiali statunitensi hanno mostrato che l’economia USA ha segnato 155.000 nuovi posti di lavoro a dicembre, dopo un dato rivisto al rialzo di 161.000 nel mese precedente. Inoltre, il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è rimasto invariato al 7,8% lo scorso mese.
I dati sull’occupazione seguono di un giorno i verbali del vertice della Federal Reserve, che hanno mostrato che alcuni membri del consiglio sono propensi ad una conclusione anticipata del programma di allentamento quantitativo.
Un dollaro più forte pesa per un ulteriore calo. L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei altre principali valute è salito dello 0,2% a 80,77.
Un dollaro più forte pesa solitamente l’oro poiché rende meno appetibili le materie prime espresse in dollari che diventano più costose per i titolari di altre valute.
Sul Comex, l’oro con consegna a febbraio è salito dello 0,3% a 1.654,25 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a marzo è salito dello 0,6% a 30,12 dollari l’oncia troy.
Al calo hanno contribuito le prese di profitto, sopo che i prezzi della borsa di New York sono saliti ai livelli più alti dallo scorso ottobre.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del rame con consegna a marzo a 3,666 dollari la libbra nella mattinata europea, in calo dello 0,75% sulla giornata.
I prezzi del rame sulla borsa di New York sono scesi di un punto percentuale, al minimo della seduta di 3,657 dollari la libbra. I futures sono saliti a 3,758 il 3 gennaio, il massimo dal 18 ottobre.
I futures del rame sono saliti la scorsa settimana dopo che i decisori USA hanno trovato la scorsa settimana un compromesso per evitare il precipizio fiscale, bloccando una serie di aumenti di tasse e taglio alla spesa pubblica che avrebbero potuto trascinare l’economia statunitense in recessione.
Tuttavia gli investitori restano cauti sulle previsioni a lungo termine, con i negoziati sull’aumento del tetto massimo del debito che inizieranno a febbraio.
Venerdì i dati ufficiali statunitensi hanno mostrato che l’economia USA ha segnato 155.000 nuovi posti di lavoro a dicembre, dopo un dato rivisto al rialzo di 161.000 nel mese precedente. Inoltre, il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è rimasto invariato al 7,8% lo scorso mese.
I dati sull’occupazione seguono di un giorno i verbali del vertice della Federal Reserve, che hanno mostrato che alcuni membri del consiglio sono propensi ad una conclusione anticipata del programma di allentamento quantitativo.
Un dollaro più forte pesa per un ulteriore calo. L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei altre principali valute è salito dello 0,2% a 80,77.
Un dollaro più forte pesa solitamente l’oro poiché rende meno appetibili le materie prime espresse in dollari che diventano più costose per i titolari di altre valute.
Sul Comex, l’oro con consegna a febbraio è salito dello 0,3% a 1.654,25 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a marzo è salito dello 0,6% a 30,12 dollari l’oncia troy.