Investing.com - I futures del rame sono in calo durante gli scambi della mattina europea di questo lunedì, mentre i traders attendono gli importanti dati economici nel corso della settimana che potrebbero rivelare ulteriori segnali di rallentamento dell’economia cinese.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a dicembre si è attestato a 2,988 dollari la libbra
negli scambi della mattinata europea, in calo di 1,5 centesimi, o dello 0,51%.
Venerdì il prezzo Comex del rame è crollato a 2,951 dollari, un livello che non si registrava dal 23 marzo, prima di salire e chiudere a 3,003 dollari la libbra, su di 2,2 centesimi, o dello 0,74%.
I futures troveranno supporto a 2,951 dollari, il minimo dal 17 ottobre e resistenza a 3,026 dollari, il massimo dal 16 ottobre.
I traders attendono una serie di report economici cinesi che verranno pubblicati domani per avere ulteriori indicazioni sulla forza dell’economia e sull’andamento futuro della politica monetaria.
La nazione asiatica pubblicherà i dati sul prodotto interno lordo del terzo trimestre, nonché i report sulla produzione industriale, le vendite al dettaglio e gli investimenti fixed-asset per il mese di settembre.
Gli analisti prevedono che l’economia cinese sia cresciuta del 7,2% nel trimestre terminato il 30 settembre, in calo da una crescita del 7,5% del trimestre precedente.
Gli ultimi dati economici rilasciati dalla nazione asiatica hanno mostrato che la ripresa economica resta fragile e potrebbe aver bisogno di ulteriori stimoli.
La banca centrale cinese venerdì ha annunciato l’intenzione di immettere una liquidità pari a 200 miliardi di yuan in prestiti a breve termine a favore delle banche cinesi per spronare l’attività delle banche e sostenere la crescita.
I traders del rame attendono inoltre l’esito del “quarto plenum”, i quattro giorni di vertice dei funzionari del Partito Comunista cinese, previsto per giovedì, tra le aspettative che i policymaker annuncino nuove riforme economiche.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale.
Sul Comex, l’oro con consegna a dicembre è in salita di 2,50 dollari, o dello 0,2%, a 1.241,50 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a dicembre sale di 6,7 centesimi, o dello 0,39%, a 17,39 dollari l’oncia.
Il prezzo dell’oro resta supportato tra le speranze che una crescita economica globale più debole del previsto e i suoi effetti sull’economia statunitense possano spingere la Federal Reserve a posticipare l’aumento dei tassi di interesse.
L’oro beneficerebbe di un eventuale rallentamento dell’aumento dei tassi di interesse, poiché si ridurrebbero i costi di gestione del metallo, che non offre agli investitori un ritorno assicurato.