LONDRA (Reuters) - Shell ha chiuso il primo trimestre con un utile record di 9,13 miliardi di dollari, grazie all'aumento dei prezzi di greggio e gas, a forti guadagni delle attività di raffinazione e alla buona performance della divisione di trading.
Come altre rivali del settore, tra cui BP (LON:BP) e TotalEnergies, Shell ha realizzato forti profitti grazie alla volatilità dei prezzi delle commodity, alimentata dall'invasione russa dell'Ucraina iniziata il 24 febbraio.
Il gruppo ha raggiunto gli utili trimestrali più alti dal 2008 nonostante svalutazioni dopo le imposte da 3,9 miliardi di dollari in seguito alla decisione di abbandonare le attività in Russia. La società sta anche terminando gradualmente il trading di greggio e gas con la Russia.
Entro la fine di quest'anno, Shell ha detto che interromperà anche tutti gli acquisti a lungo termine di greggio russo, ad eccezione di due contratti con un "piccolo produttore russo indipendente" di cui non ha specificato il nome.
La società ha detto che terminerà anche i contratti per importare prodotti petroliferi raffinati dalla Russia, aggiungendo di avere ancora contratti a lungo termine per acquistare gas naturale liquefatto russo.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)