I trader di petrolio e gas in Cina stanno cercando esenzioni dai dazi che verranno imposti sulle importazioni di petrolio greggio e gas naturale liquefatto (GNL) statunitensi a partire dal 10 febbraio.
Secondo Reuters, questi dazi sono una risposta ai precedenti dazi statunitensi e includeranno un’imposta del 15% su carbone e GNL americani e un dazio del 10% su petrolio greggio, attrezzature agricole e alcuni veicoli.
Dopo l’annuncio dei dazi statunitensi da parte del Presidente Donald Trump, entrati in vigore martedì scorso, il Ministero delle Finanze cinese ha delineato le misure di ritorsione. Attualmente, quattro petroliere che trasportano un totale di 6 milioni di barili di greggio West Texas Intermediate (WTI) e Alaskan North Slope (ANS), insieme a due navi GNL, sono in rotta verso la Cina, secondo i dati delle società di analisi Kpler e LSEG.
Le aziende dovrebbero richiedere esenzioni per le petroliere già prenotate, come indicato da tre trader petroliferi. Tuttavia, ottenere esenzioni per nuovi accordi sarà probabilmente più difficile, hanno aggiunto due dei trader. Unipec, il ramo commerciale di Sinopec, il più grande raffinatore asiatico e importante acquirente cinese di petrolio statunitense, è coinvolto in accordi a lungo termine e partecipa al business delle pipeline petrolifere statunitensi.
Una fonte vicina a Unipec ha riferito a Reuters che l’imposizione di un dazio del 10% potrebbe portare l’azienda a effettuare più scambi di petrolio con paesi come Corea e Giappone o ad aumentare le vendite ai clienti nazionali negli Stati Uniti. Sinopec non ha rilasciato commenti in merito.
Inoltre, i dati di Kpler e LSEG hanno rivelato che almeno altre otto Very Large Crude Carriers (VLCC) sono state noleggiate da società tra cui Vitol, Gunvor, Occidental, ExxonMobil e Atlantic Trading and Marketing Inc., il ramo commerciale della francese TotalEnergies. Queste aziende tipicamente non divulgano dettagli delle loro attività commerciali.
Per quanto riguarda le spedizioni di GNL, la nave Mu Lan, che ha caricato un carico a Corpus Christi il 16 dicembre, dovrebbe arrivare al terminal di Fujian giovedì. Un’altra nave, la Wudang, che ha caricato a Calcasieu Pass il 7 gennaio, dovrebbe raggiungere la Cina tra il 9 e l’11 febbraio. PetroChina controlla entrambe le navi.
Gli analisti di Kpler prevedono un forte calo dei flussi di GNL statunitense verso la Cina, favorendo destinazioni europee e asiatiche alternative una volta implementato il dazio del 15%. Di conseguenza, la Cina probabilmente aumenterà le importazioni di GNL da fornitori alternativi come Qatar e Russia per compensare la potenziale riduzione delle importazioni statunitensi.
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