Ue reagisce a entrata in vigore dazi Usa su metalli

Pubblicato 12.03.2025, 11:51
Aggiornato 12.03.2025, 11:55
Ue reagisce a entrata in vigore dazi Usa su metalli

WASHINGTON/BRUXELLES (Reuters) - L’aumento dei dazi del presidente Donald Trump su tutte le importazioni di acciaio e alluminio statunitensi è entrato in vigore, portando a un’escalation delle dinamiche di riassetto del commercio globale a favore degli Stati Uniti e provocando l’immediata ritorsione da parte dell’Europa.

La mossa di Trump, volta a rafforzare le tutele per le aziende americane di acciaio e alluminio, ripristina tariffe complessive al 25% su tutte le importazioni di metalli ed estende le imposte a centinaia di prodotti a valle realizzati in questo materiale, da dadi e bulloni alle pale dei bulldozer, alle lattine delle bevande.

Dall’insediamento a gennaio, la decisione di Trump di mettere i dazi al centro delle sue politiche ha scosso la fiducia di investitori, consumatori e imprese al punto che gli economisti temono possa causare una recessione degli Stati Uniti e ulteriori ritardi nell’economia globale.

La Commissione europea ha replicato annunciando contromisure su merci statunitensi per un valore massimo di 26 miliardi di euro a partire dal mese prossimo - spesso con un impatto più simbolico che economico.

"Siamo pronti a impegnarci in un dialogo significativo", ha detto ai giornalisti la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, aggiungendo di aver incaricato il Commissario al Commercio Maros Sefcovic di riprendere i colloqui con gli Stati Uniti.

"Siamo fermamente convinti che, in un mondo pieno di incertezze geoeconomiche e politiche, non sia nel nostro interesse comune appesantire le nostre economie con questi dazi", ha detto.

Il ministero degli Esteri cinese ha detto che Pechino prenderà tutte le misure necessarie per salvaguardare i propri diritti e interessi, mentre il segretario di Gabinetto giapponese Yoshimasa Hayashi ha detto che la mossa potrebbe avere un forte impatto sulle relazioni economiche tra Stati Uniti e Tokyo.

Canada, Gran Bretagna e Australia, hanno criticato i dazi generalizzati, con il Canada che sta valutando misure reciproche mentre il ministro del Commercio britannico Jonathan Reynolds ha detto che "tutte le opzioni sono sul tavolo" per agire nell’interesse nazionale.

© Reuters. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen partecipa a una conferenza stampa dopo il vertice straordinario dei leader Ue sull’Ucraina e sulla difesa europea, a Bruxelles, Belgio, 6 marzo 2025. REUTERS/Stephanie Lecocq

Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha detto che la mossa è "contraria allo spirito della duratura amicizia tra le nostre due nazioni", ma ha escluso l’imposizione di dazi di ritorsione.

I Paesi più colpiti dai dazi sono il Canada, primo fornitore estero di acciaio e alluminio degli Stati Uniti, il Brasile, il Messico e la Corea del Sud, che hanno tutti beneficiato di un certo livello di esenzioni o quote.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Franesca Piscioneri)

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2025 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.