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Volatilità sul greggio: domanda debole affossa speranze per il vaccino

Pubblicato 17.11.2020, 14:29
© Reuters.
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Di Mauro Speranza

Investing.com – Volatilità sui prezzi del petrolio mentre i mercati restano in attesa di ulteriori novità per quanto riguarda il vaccino per il Covid 19.

Il prezzo del greggio è arrivato a toccare un massimo di 41,60 dollari nella mattinata di oggi, per poi virare in negativo e scendere appena sopra i 40 dollari al barile, con un calo di circa l’1%. Stesso andamento per il Brent, attualmente scambiato a 43,30 dollari, dopo aver toccato un massimo giornaliero di 44,23 dollari.

“L'ottimismo per l'annuncio di Pfizer (NYSE:PFE) di ieri ha aumentato le prospettive della domanda, causando due settimane di forti aumenti del prezzo del greggio", ricordano in Banca March.

Tuttavia, gli investitori rimangono cauti in vista della riunione odierna dell’Opec+. “Anche se la riunione ufficiale non si terrà prima del 30 novembre - 1° dicembre, sono attese raccomandazioni sul controllo delle forniture a partire da gennaio 2021. L'idea sarebbe quella di non ammorbidire ancora i tagli alla produzione, come previsto, nella speranza che il miglioramento della pandemia permetta una maggiore ripresa della domanda", spiegano in Renta 4.

Secondo anticipazioni, i produttori di greggio starebbero discutendo su una estensione di tre mesi al piano di tagli produttivi che altrimenti terminerebbe a gennaio, ma il permanere di una domanda debole potrebbe far cambiare i piani.

Infatti, "l'OPEC e i suoi alleati hanno rivisto gli scenari della domanda di petrolio per il 2021 con una previsione più debole di quanto stimato in precedenza", secondo un documento riservato al quale la Reuters ha avuto accesso e che sostiene una politica di approvvigionamento più rigorosa per il prossimo anno.

Ieri, Joaquín Gual, CEO di Masquetrading.com, ha dichiarato che in questo incontro "vedremo di nuovo quale direzione prenderanno per quanto riguarda ulteriori riduzioni di produzione e il loro controllo. Finché non vi sarà una riduzione della produzione e/o un aumento della domanda, non vi saranno aumenti rilevanti. Ma dato tutto quello che abbiamo vissuto in questi sei mesi, il tono non dovrebbe cambiare.



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