Investing.com - I future del gas naturale USA sono in calo per la seconda seduta consecutiva questo mercoledì, con gli investitori che attendono i dati settimanali sulle scorte statunitensi per valutare la domanda del combustibile.
Il gas naturale USA crolla di 3,7 centesimi, o dell’1,3%, a 2,938 dollari per milione di BTU alle 8:55 ET (12:55 GMT), dopo il calo di 1,7 centesimi nella seduta precedente.
I future hanno chiuso al ribasso ieri, con i trader che hanno reagito alle previsioni di temperature negli Stati Uniti centro-orientali meno fredde di quanto inizialmente stimato.
I future del gas di solito raggiungono il minimo stagionale ad ottobre, quando il clima mite indebolisce la domanda, prima di segnare una ripresa in inverno, al picco della richiesta di combustibile da riscaldamento.
Gli operatori dei mercati attendono i dati sulle scorte settimanali di domani che si prevede possano mostrare un aumento tra 62 e 72 miliardi di piedi cubici nella settimana terminata il 20 ottobre.
La settimana precedente le scorte sono salite di 51 miliardi di piedi cubici, contro i 73 miliardi di piedi cubici dell’anno precedente, mentre la media quinquennale per questo periodo dell’anno è pari a un aumento di circa 75 miliardi.
Il totale delle scorte di gas naturale ammonta a 3,646 mila miliardi di piedi cubici secondo la U. S. Energy Information Administration. Il dato è inferiore di 179 miliardi di piedi cubici, quasi il 4,9%, rispetto ai livelli dello stesso periodo dello scorso anno e di 35 miliardi di piedi cubici, quasi l’1%, rispetto alla media quinquennale per questo periodo dell’anno.
Gli analisti prevedono che la quantità di gas nei magazzini terminerà il periodo che va da aprile ad ottobre a 3,8 mila miliardi di piedi cubici per via soprattutto dell’aumento delle esportazioni di gas naturale liquefatto. Il dato sarebbe al di sotto del record dello scorso anno di 4,0 mila miliardi di piedi cubici e della media quinquennale di 3,9 mila miliardi di piedi cubici.