S&P rivede al ribasso l’outlook di Gibson Inc. a negativo a causa dell’impatto dei dazi

EditorLuke Juricic
Pubblicato 09.05.2025, 21:20
S&P rivede al ribasso l’outlook di Gibson Inc. a negativo a causa dell’impatto dei dazi

Investing.com — S&P Global Ratings ha rivisto l’outlook di Gibson Inc., azienda statunitense, da stabile a negativo, confermando al contempo il rating di credito dell’emittente ’B’ e il rating di livello ’B’ sul suo prestito a termine di primo grado. La revisione dell’outlook è dovuta al previsto indebolimento della redditività e del flusso di cassa di Gibson nei prossimi 12 mesi, attribuito principalmente ai dazi sulle importazioni dalla Cina e alla diminuzione della spesa discrezionale dei consumatori per le chitarre.

Gibson Inc., che produce la maggior parte dei suoi prodotti negli Stati Uniti, importa anche prodotti finiti dalla Cina, che rappresentano circa il 28% del suo costo totale dei beni venduti (COGS). L’introduzione di significativi dazi su queste importazioni, attualmente fissati al 145%, dovrebbe erodere la redditività di Gibson nei prossimi 12 mesi e oltre.

Prima degli annunci sui dazi, Gibson stava performando come previsto, con una leva finanziaria di circa 5,3x e un flusso di cassa operativo libero (FOCF) di circa $25 milioni nell’anno fiscale 2025. Tuttavia, a causa dei costi più elevati derivanti dai dazi e del calo delle vendite, S&P Global Ratings prevede ora una contrazione dell’EBITDA di Gibson di circa il 20%. Questo dovrebbe aumentare la sua leva finanziaria a 6,5x e ridurre la generazione di FOCF a $11 milioni nell’anno fiscale 2026.

Le importazioni di Gibson dalla Cina riguardano principalmente prodotti a margine inferiore dei marchi Epiphone, Steinberg, KRK e Kramer. Queste chitarre sono generalmente vendute a consumatori principianti con reddito più basso a prezzi inferiori a $500. Non si prevede che Gibson aumenterà i prezzi di queste chitarre in risposta ai dazi, poiché questi consumatori sono più sensibili alle variazioni di prezzo. Invece, si prevede che l’azienda adotterà strategie di mitigazione come programmi di restituzione dei dazi e lo spostamento della produzione in Indonesia.

Gibson utilizza anche magazzini doganali in Cina e nell’area EMEA dove può conservare merci importate senza pagare dazi o tasse. L’azienda sta valutando la possibilità di istituire un magazzino doganale negli Stati Uniti per conservare i prodotti importati mentre sono in corso le negoziazioni sui dazi. Tuttavia, questo potrebbe immobilizzare liquidità in scorte, influenzando la sua generazione di FOCF.

L’azienda affronta anche esposizioni tariffarie su beni che importa dall’Indonesia ed esporta dagli Stati Uniti verso la Cina. Tuttavia, non si prevede che questi abbiano un impatto così significativo sulla sua redditività come i dazi sulle importazioni dalla Cina. Le vendite di Gibson in Cina rappresentano circa il 5% del suo fatturato totale, con le chitarre del marchio Gibson che costituiscono meno del 20% delle sue vendite totali in Cina. Pertanto, non si prevede che i dazi reciproci sulle sue esportazioni verso la Cina influenzino materialmente la sua redditività.

S&P Global Ratings evidenzia anche una spesa discrezionale dei consumatori più debole del previsto come rischio per le loro previsioni. Il 1° maggio 2025, gli economisti di S&P Global hanno abbassato la loro previsione di crescita del PIL statunitense per l’anno solare 2025 all’1,5% dall’1,9%. Ciò probabilmente porterà a una maggiore cautela tra i consumatori, con un impatto sui ricavi di Gibson nell’anno fiscale 2026.

Nonostante queste sfide, S&P Global Ratings ritiene che Gibson avrà liquidità sufficiente nei prossimi 12 mesi. L’azienda ha chiuso l’anno fiscale 2025 con circa $45 milioni di liquidità e una linea di credito basata su attivi (ABL) non utilizzata. Si ritiene che Gibson abbia $62 milioni di disponibilità nell’ambito della linea ABL, fornendole una liquidità totale di oltre $100 milioni nei prossimi 12 mesi.

S&P Global Ratings potrebbe abbassare i suoi rating su Gibson se le sue performance operative dovessero peggiorare, portando potenzialmente a una leva finanziaria superiore a 6,5x o a un FOCF inferiore a $10 milioni. D’altra parte, l’outlook potrebbe essere rivisto a stabile se Gibson mantenesse una leva finanziaria comodamente inferiore a 6,5x e il suo FOCF superasse i $10 milioni. Questo potrebbe verificarsi se l’azienda riuscisse a compensare con successo i costi più elevati derivanti dai dazi attraverso strategie di mitigazione o se la domanda di chitarre rimanesse solida grazie a una forte fedeltà al marchio o a un miglioramento del contesto macroeconomico.

Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell’intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.

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