Di Mauro Speranza
Investing.com – Il vaccino contro il Covid 19 sarà distribuito in Italia a partire da gennaio e gratuitamente. Ad annunciarlo è il Ministro della Sanità, Roberto Speranza comunicando al Senato le misure del governo per fronteggiare l’emergenza in vista della prossima campagna di vaccinazione.
“Stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel: i primi vaccini pronti da gennaio sono la svolta che aspettavamo”, aggiungeva.
“L'acquisto del vaccino è centralizzato e somministrato gratis a tutti gli italiani, è un bene comune un diritto assicurato a tutte le persone. Nessuna diseguaglianza sarà ammissibile nella campagna di vaccinazione”, ha affermato Speranza, spiegando che “i primi a ricevere i vaccini saranno gli operatori socio-sanitari, i residenti delle Rsa e gli anziani”.
“Non sono i singoli Stati a trattare con le aziende farmaceutiche" produttrici dei vaccini in arrivo contro Covid-19, "ma è la commissione Ue a negoziare per tutti gli Stati europei" e l’Italia “ha opzionato 202 milioni di dosi che rappresenterebbero una scorta abbastanza per vaccinare tutta la popolazione; ma serviranno probabilmente due dosi per ciascuna persona, è per questo che la scelta è stata effettuata per la massima precauzione: 40,38 mln dosi da AstraZeneca PLC (LON:AZN), 26,92 mln da J&J, 40,38 mln da Sanofi (PA:SASY), 26 mln da Pfizer Inc (NYSE:PFE)-BioNTech SE (NASDAQ:BNTX), 30,285 mln da CureVac NV (NASDAQ:CVAC) e 10,769 mln da Moderna Inc (NASDAQ:MRNA)”.
Inoltre, il Ministro ha anticipato che “al momento non è intenzione del governo disporre l'obbligatorietà della vaccinazione. La campagna di vaccinazione sarà imponente, dobbiamo evitare di arrivarci con il servizio sanitario in difficoltà". Su questo tema, Speranza ha auspicato "un grande patto Paese”, in quanto non c'è maggioranza e opposizione ma gli italiani".
Il Rt sotto quota 1
L’obiettivo del governo, continua Speranza, è la “tutela della salute” e “le scelte sono state dettate da considerazioni scientifiche che hanno portato le regioni ad allentare l'espansione del contagio”. Oggi l'Rt è pari a 1.08 ma l'obiettivo è portarlo al di sotto di 1 per riuscire a ripristinare il tracciamento". "Il prossimo monitoraggio dovrebbe confermare la discesa dell'Rt, che è passato in 4 settimane da 1,7 a 0,8. Questo è essenziale per riportare la situazione sotto controllo", ha aggiunto.
Il rischio terza ondata e il Natale
Intanto, dai dati elaborati dall’Istituto superiore di sanità “emerge “come le misure messe in campo dall'Italia stanno funzionando”, annuncia Speranza, sottolineando che la scelta del governo “di adottare un modello basato sullo scenario di rischio delle Regioni ha avuto effetto e ci consente di non adottare il lockdown che altri Paesi sono stati costretti a introdurre".
Il ministro, però, mette in guarda: "non facciamoci illusioni se abbassiamo la guardia la terza ondata è dietro l'angolo".
Con questa prudenza, il Natale degli italiani è destinato ad essere caratterizzato dalle feste in casa. “Dobbiamo disincentivare gli spostamenti tra Regioni, e il 25, 26 e primo gennaio limitare anche gli spostamenti tra Comuni".
Secondo Speranza, “dobbiamo affrontare le feste con massima serietà se non vogliamo nuove chiusure a gennaio. Per le feste le limitazioni previste dovranno essere rafforzate anche nel quadro di un coordinamento europeo. Bisogna limitare il più possibile i contatti tra persone". Il ministro ha poi ammesso che "le scelte del governo sono difficili ma necessarie per evitare il lockdown generale senza le quali non sarebbe possibile mettere la curva dei contagi sotto controllo. Non reggerebbe il sistema sanitario e non reggerebbero tutti i medici e gli infermieri ai quali va la nostra gratitudine. Le misure stanno funzionando".
"Nei principali Paesi europei un passaggio parlamentare come questo non mi pare che ia ancora avvenuto. E' necessario coinvolgere il parlamento in una sfida" così impegnativa come questa, concludeva.