Di Robert Zach
Investing.com - Dopo il rally degli ultimi mesi e il flash crash da $550 miliardi osservato durante il fine settimana, le criptovalute scambiano sotto l'ombra della volatilità. Almeno questo è ciò che alcuni osservatori del mercato digitale si aspettano, molto dei quali vedono diversi rischi nelle prossime settimane per Bitcoin, Ethereum e Co.
Intanto, la tanto attesa correzione delle cripto è apparentemente iniziata, con i trader di Bitcoin che hanno registrato tre settimane di perdite nelle ultime quattro, mentre la moneta digitale sta perdendo attualmente il 4,1% a $47.256.
Il washout è accelerato sabato mattina in Asia, quando gli investitori più leveraged hanno liquidato la maggior parte delle posizioni, spingendo il prezzo del Bitcoin al di sotto della media mobile sui 200 giorni ($ 46.300), e portando ad ulteriori ordini di vendita.
L'hype che ha circondato l'approvazione del primo ETF (NYSE:BITO) negli USA sembra appartenere alla storia, ma "dopo il deleverage degli ultimi giorni, alcuni trader stanno ora rientrando", afferma un trader di criptovalute, aggiungendo che "il peggio è già passato".
Bitcoin, Ethereum & Co: gli esperti non si aspettano grandi balzi in avanti
Molti stanno tuttavia operando con cautela, presumendo che non ci si debbano aspettare importanti rialzi nel breve termine. Il motivo: la Federal Reserve, che potrebbe inasprire la politica monetaria prima del previsto e quindi far sì che le criptovalute, considerate attività rischiose, non appaiano più così attraenti.
Inoltre, i margini di debito sulle equity statunitensi sono a livelli record, come mostrato dai dati mensili della Financial Industry Regulatory Authority (Finra). Con bitcoin ed azionario legati da una correlazione abbastanza, è consigliabile non ignorare questo indicatore, soprattutto in tempi in cui sono all'ordine del giorno l'accelerazione del tapering e un aumento dei tassi.
Più di $935 miliardi presi in prestito da ottobre a tassi di interesse storicamente bassi rendono vulnerabili non solo i mercati azionari, ma le stesse cripto, in quanto con condizioni di finanziamento più rigorose, l'effetto solitamente positivo del margine di debito potrebbe essere invertito e accelerare il sell-off.
Una normalizzazione della politica monetaria è attualmente un grosso rischio - e non solo per le azioni, ma anche per i valori di criptovalute come Bitcoin, Ethereum, Cardano, Binance Coin, Ripple, Solana e altri "high flyer" degli ultimi mesi.
"La soglia dei $ 50.000 agirà da freno per un po' di tempo, a meno che non accadano cose incredibili", ha detto a Cointelegraph un trader di criptovalute noto nel settore come Filbfilb. "È probabile che l'entità della vendita e della distribuzione si consolidi nel primo trimestre del prossimo anno. La missione lunare in sé non è finita, ma alcuni riconsidereranno il ciclo", ha aggiunto.
Indice Fear and Greed
D'altra parte, è positivo che molte delle posizioni ribassiate che si aggiravano nello spazio crittografico si siano ridimensionate con il sell-off del fine settimana. Almeno questo è quanto viene indicato dal Fear & Greed Index, che a 16 punti è al livello più basso da metà luglio. L'indice Fear and Greed viene utilizzato per misurare il sentiment sulle diverse exchange e, con valori inferiori a 20, suggerisce un alto livello di "paura".
L'indice, prima dell'ultima corsa di ottobre, si è mosso sotto i 20 per ben quattro mesi, tempi in cui il Bitcoin si è consolidato al ribasso. Lo stesso scenario potrebbe accadere nel medio termine, spiegano alcuni analisti, suggerendo l'hold delle proprie posizioni "a meno che il BTC non mostri un nuovo minimo".
A livello tecnico, il supporto di $ 46.300 dovrebbe rimanere una zona di segnale centrale per il Bitcoin, e in caso di break, la criptovaluta è attesa su diversi supporti a $41.605, $39.904 e $37.636.
Oltre alla soglia psicologica dei $50.000, gioca un ruolo importante la media mobile a 100 giorni di $ 54.514, che potrebbe rappresentare un punto di rottura per un nuovo record del Bitcoin.