Investing.com – Prosegue il forte calo del Bitcoin che era arrivato alla soglia dei 7 mila dollari, ai minimi degli ultimi sei mesi, e trascinando con sé anche il resto delle criptovalute.
La notizia che ha attirato le vendite arriva dalla Cina, dove le autorità hanno dichiarato di voler eliminare le attività illegali collegate alla criptovaluta e avrebbero fatto irruzione negli uffici di Binance a Shanghai.
Successivamente, la smentita della notizia (diffusa dal giornale The Block) era arrivata prima da Binance: “Non c’è stato nessun intervento delle forze dell’ordine e nessun raid”, ha dichiarato il CEO della società, Changpeng Zhao, definendo l’informazione una FUD, ovvero “Fear, uncertainty and doubt”.
A quel punto sono intervenute anche le autorità di Shenzhen, tra le capitali mondiali dell’industria blockchain, annunciando di aver identificato una quarantina di scambi che operano in maniera illegale, come riportato dal quotidiano locale Sanyan Finance, quindi Binance esclusa.
Si trattava di una vasta operazione in cui era coinvolta la Banca centrale cinese, l’ufficio per le indagini economiche locali e l’amministrazione comunale di Shenzhen per porre un freno alle attività locali.
A quel punto, tutti i grandi exchange cinesi hanno negato di avere alcun problema con le autorità e alla smentita di Binance, hanno fatto seguito quelle di Bithumb e Huobi. Lo stesso Changpeng Zhang (CEO di Binance), inoltre, è intervenuto sulla faccenda lodando le autorità ed affermando che:
“Questa è in realtà una cosa molto positiva da fare, ripulire il settore dalle truffe e dai truffatori”
Le varie smentite, però, non sono bastate a sostenere il Bitcoin, il cui calo sembra realizzare in anticipo le più fosche previsioni. “La criptovaluta più costosa del mondo è diventata in definitiva la più economica” e “alcuni analisti stimano che possa scendere sotto i 7.000 dollari prima che la sua ricompensa mineraria si dimezzi come previsto a maggio 2020", scriveva Cryptonews.