MILANO (Reuters) - L'operatore di private equity Peninsula entra nel capitale di Kiko, l'azienda di cosmesi, rilevando il 33%. Il controvalore dell'operazione è pari a circa 80 milioni di euro.
Peninsula, si legge in un comunicato, sottoscriverà un aumento di capitale riservato.
L'investimento "sarà funzionale alla realizzazione degli obiettivi di crescita di Kiko delineati nel piano industriale 2018-2020, con un particolare focus sugli investimenti per circa 90 milioni, di cui circa un terzo destinati all'innovazione tecnologica per un business sempre più globale, innovativo e digitale".
Fondata nel 1997 da Antonio e Stefano Percassi, Kiko è presente in 21 paesi, con 7.500 dipendenti, 950 punti di vendita diretti. Ha chiuso il 2017 con un fatturato pari a 610 milioni di euro.
Peninsula è un operatore di private equity con base in Lussemburgo e una specializzazione in investimenti in aziende del Sud Europa. I suoi investitori principali sono istituzioni dell'area del Golfo, tra cui Qatar Investment Authority (Qia). Tra gli altri investimenti, Qia controlla i grandi magazzini Harrods, asset affine a Kiko. Creato due anni fa, Peninsula ha investito in Ntv Italo, Azimut (MI:AZMT) e Guala Closures. Peninsula rileva partecipazioni di maggioranza e di minoranza strategica. Oltre che in Lussemburgo, Peninsula ha uffici a Londra. Tra partner di Peninsula figura Nicola Colavito, Barclays (LON:BARC), Goldman Sachs e JP Morgan.
Intervistata da Reuters il 29 marzo scorso, l'amministratore delegato di Kiko, Cristina Scocchia, aveva parlato di colloqui in corso con un paio di investitori.
Kiko è stata assistita dallo studio legale Gatti Pavesi Bianchi e Peninsula da Lombardi Segni e Associati. Rothschild ha agito in qualità di advisor finanziario per Kiko.