Di Alessandro Albano
Investing.com - Il Bitcoin è tornato sopra i $58 mila dopo gli storni delle sedute precedenti che hanno visto la divisa digitale scambiare una area $53 mila dopo i record storici di 69.000 dollari messi a segno il 10 novembre scorso.
Con un calo del 16% dai massimi storici, ed una capitalizzazione scesa anche a 900 miliardi, "l’ultimo flash crash è costato circa 300 miliardi di euro al market cap totale delle cripto ma non ha impattato in maniera negativa sul quadro generale dato che il mercato è ancora rialzista", afferma Orlando Merone, Country Manager di Bitpanda in Italia.
Il Crypto Fear & Greed Index è sceso di 22 punti, arrivando a 55/100 e segnando un livello neutrale, con il calo che "sembrerebbe essere legato all’eccessivo equilibrio nel sistema, ma i fondamentali non sono cambiati e le prospettive a medio termine rimangono rialziste".
"Il tanto atteso Taproot di Bitcoin, che si prospetta come il più importante aggiornamento della criptovaluta negli ultimi quattro anni, è entrato in funzione quando la blockchain ha raggiunto il blocco 709.623, alle 5:15 di domenica scorsa. Taproot affronta il problema della privacy degli utenti, dato che sia le transazioni regolari sia quelle multisignature avranno lo stesso aspetto. Migliorerà anche la scalabilità della rete e la fungibilità di tutti i Bitcoin", precisa il country manager.
Ethereum
Nell'ultima settimana anche l'Ethereum ha subito il colpo allontanandosi dal massimo storico di 4.200 euro e venendo scambiato a 3.600 euro, il prezzo più basso dall’inizio del mese. Al momento la moneta che alimenta l'omonima blockchain è in rialzo del 6,8% a $4.680.
"Circa 8 miliardi di euro di Ethereum sono stati ritirati dagli exchange negli ultimi giorni, suggerendo che le cosidette “balene” potrebbero essere in fase di accumulo e conservare ETH senza alcuna intenzione di vendere nel breve periodo", spiega il manager di Bitpanda.
Nonostante questo dato, secondo Merone la situazione "non è preoccupante" perché i fondamentali continuano "a mostrare segnali positivi", in quanto il ritiro di token dagli exchange "di solito è un segno rialzista".
AltCoin
Tra le AltCoin, TRON, uno degli asset cripto con le migliori prestazioni nel mese di novembre (+25% circa), è stato scambiato "con ampi gap tra i massimi e i minimi" con prezzo in bilico al di sopra di 0.1 euro, il più alto da due mesi. Inoltre, la divisa virtuale ha raggiunto "quasi 0,13 euro in una giornata estremamente volatile in cui il prezzo si muoveva del 20%", evidenza Merone.
"La maggior parte delle principali altcoin stanno cercando di mantenersi sopra i loro livelli di resistenza. Il flash crash ha senza dubbio influenzato alcuni movimenti di scambio, ma i fondamentali rimangono forti e il mese di novembre è ancora una volta rialzista", sottolinea l'esperto dell'exchange di criptovalute con sede a Vienna.