Dopo un settembre turbolento ma non tempestoso, Wall Street sembra aver prezzato tutte le incertezze autunnali, dalle presidenziali al ritorno del virus. Mentre l’Europa resta bloccata da paure e complicazioni
Allora, tutto qui? Dopo la partenza non certo brillante di settembre sulle borse globali, titoli di giornali e tv avvertivano che il crash era in arrivo, che si sarebbe tornati a testare se non sfondare i minimi di marzo, con raffiche di analogie sulla bolla delle dot.com di 20 anni fa e previsioni di una ripresa a V destinata a diventare a W se non peggio. A consuntivo, Wall Street ha chiuso l’ultima settimana piena dell’ultimo mese del terzo trimestre con i tre indici principali, Dow, S&P 500 e Nasdaq, che non sono entrati in territorio correzione, vale a dire una distanza di almeno il 10% dai massimi recenti, che sono anche record storici, con i tecnologici che sono riusciti addirittura a portare a casa un rialzo settimanale grazie al colpo di reni di venerdì. In Europa la situazione è un po’ diversa, i massimi storici sono a grande distanza, e la paura diffusa che possano tornare i lockdown ha depresso il sentiment degli investitori, che solo a giugno contavano su una ripartenza economica europea più rapida di quella americana.
SCARSO RISCONTRO DAI DATI
Una paura alimentata soprattutto dai media e dai dati giornalieri dei tamponi positivi (chiamarli contagi è una forzatura), ma trova scarso riscontro nei dati, soprattutto quelli che vengono dal fronte industriale. La lettura ‘flash’ del PMI composito dell’Eurozona infatti resta sopra la demarcazione tra espansione e contrazione a quota 50,1, in calo dal 51,9 di agosto e ai minimi di tre mesi. La flessione è tutta da attribuire alla componente Servizi, che soffre della paura dei lockdown, e che arretra in area contrazione a 47,5 da 50,5 di agosto al minimo di 4 mesi, mentre la componente manifatturiera resta robusta sia in termini di produzione, con l’indice a 56,8 da 55,6 di agosto ai massimi di 31 (!) mesi, mentre l’attività manifatturiera generale che comprende anche gli ordini è comunque ai massimi da 25 mesi a 53,7 da 51,7 di agosto...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge