Le esperte di Natixis Etsy Dwek e Lynda Schweitzer fanno il bilancio dei 100 giorni del nuovo presidente che porterà una forte crescita e il ritorno al multilateralismo, ma anche il permanere del confronto con la Cina
I primi 100 giorni del nuovo presidente americano Joe Biden sono stati decisamente aggressivi con misure forti dirette a far partire una crescita robusta, che non dovrebbe però comportare un’inflazione a livelli allarmanti. L’intenzione di appesantire la tassazione societaria dovrà moderarsi per passare al Congresso, mentre sul versante delle relazioni con il resto del mondo il mandato di Biden sarà nel segno del multilateralismo, che dovrebbe favorire soprattutto i vicini USA e Canada e in qualche misura anche l’Europa, mentre il confronto competitivo con la Cina è destinato a durare, con gli americani che dovrebbero decidere se considerare l’altra superpotenza un avversario strategico di lungo termine o un possibile partner con provare a costruire alleanze.
FOCUS SU 4 PUNTI
Sono le principali indicazioni emerse da una call per la stampa organizzata da Natixis Investment Managers cui sono intervenute Esty Dwek, Head of Global Market Strategy, Natixis Investment Managers Solution, e Lynda Schweitzer, Co-Head Global Fixed Income Team di Loomis Sayles, sempre del gruppo Natixis. Sono stati affrontati in particolare 4 punti: la politica interna americana e il rischio che Biden possa surriscaldare l’economia, la politica estera con focus in particolare su possibili miglioramenti nelle relazioni con la Cina, cosa è lecito attendersi dall’agenda climatica della nuova Amministrazione USA e un bilancio di vincitori e vinti nel mondo post-pandemia. Sul primo le due esperte di Natixis hanno convenuto che Biden ha messo in campo l’artiglieria pesante per favorire una robusta ripartenza, ma anche sul fatto che se pure dovesse centrare l’obiettivo potrà farlo senza correre troppi rischi sul fronte dell’inflazione...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge