Investing.com - Le criptovalute scendono questo lunedì, con il Bitcoin che crolla dopo la notizia dell’attacco hacker alla piazza sudcoreana Coinrail.
Il Bitcoin si attesta a 6.765,30 dollari, con un tonfo del 7,11% sul Bitfinex, alle 8:30 ET (12:30 GMT), registrando un crollo di quasi il 50% dall’inizio dell’anno.
Anche le altre principali criptovalute sono in calo, con l’Ethereum, la seconda più importante valuta digitale al mondo per capitalizzazione di mercato, che segna un crollo del 6,66% a 531,38 dollari sul Bitfinex. Il Ripple, la terza principale valuta virtuale, crolla dell’8,71% a 0,57625 dollari, mentre il Litecoin si attesta a 106,68 dollari, con un tonfo del 6,15%.
La piazza di criptovalute sudcoreana Coinrail nel weekend ha annunciato di aver subìto un attacco hacker, scatenando un selloff del Bitcoin. L’accaduto ha riacceso i timori per la sicurezza cibernetica sulle piattaforme di valute virtuali.
L’attacco ha causato la perdita di circa il 30% delle monete scambiate sulla piazza. Sebbene la compagnia non abbia rivelato il valore delle monete, l’agenzia di stampa locale Yonhap ha stimato che si tratti di circa 40 miliardi di won (37,28 milioni di dollari).
La Corea del Sud è uno dei principali centri di scambio delle criptovalute, con molte delle piazze più grandi.
L’attacco di Coinrail è solo l’ultimo di numerosi attacchi cibernetici ai danni di piazze di valute virtuali. All’inizio dell’anno, gli hacker hanno preso di mira Coincheck, rubando più di mezzo miliardo di dollari di valute digitali. Nel luglio 2017, i dati di quasi 32.000 utenti sono stati compromessi, consentendo agli hacker di trasferire monete sulla piazza digitale Bithumb. Intanto, a dicembre, Youbit ha perso 4.000 Bitcoin, equivalenti al 17% dei suoi asset.
E nel 2014 la Mt. Gox di Tokyo ha dichiarato bancarotta dopo aver perso mezzo miliardo di dollari di Bitcoin. La piazza una volta gestiva quasi l’80% degli scambi globali di cripto.
Giù anche la capitalizzazione totale di mercato per un totale di 297 miliardi di dollari al momento della scrittura, rispetto ai 346 miliardi di venerdì.