Di Mauro Speranza
Investing.com – Nuovo scatto improvviso del Bitcoin dopo la correzione dei giorni scorsi, mostrando ancora una volta di quanta volatilità a brevissimo termine sia capace.
Oggi il Bitcoin guadagna oltre il 9% tornando sopra i 38.500 dollari, tornando così ai livelli della settimana scorsa, prima della violenta correzione che aveva portato la principale delle cripto a cedere oltre i 15%.
Il Bitcoin è davvero il 'nuovo oro'?
Mentre si moltiplicano gli accostamenti tra il Bitcoin e l’oro come bene rifugio, secondo Ki Young Ju, CEO della risorsa di analisi on-chain CryptoQuant, ha spiegato che la criptovaluta ha preso una porzione del market cap dell’oro molto minore di quanto affermato in precedenza.
Con il rally del Bitcoin fino al massimo di 42 mila dollari, gli analisti ipotizzavano che la cripto avesse ‘rubato’ circa il 7% del market cap da 10 mila miliardi di dollari dell’oro.
Secondo Ki, il Bitcoin avrebbe ‘rubato’ solo il 2% dell’oro. A differenza del market cap, il parametro misura il prezzo a cui ogni Bitcoin è stato spostato l’ultima volta, e non considera le monete sugli exchange centralizzati, escludendo così i movimenti speculativi. Inoltre, il totale viene ridotto dai BTC perduti da tempo, che probabilmente sono stati spostati a prezzi molto più bassi rispetto a quelli attuali.
“La gente diceva che $BTC ha preso il 7% del market cap dell’oro. No, non è esatto. Ci sono Bitcoin non reclamati, non raggiungibili e persi. In base al realized cap, è solo il 2%,” twittava Ki condividendo il grafico del realized cap.
Lagarde attacca il Bitcoin
Ieri, intanto, la Presidente della Banca centrale europea, Chrstine Lagarde, ha attaccato il Bitcoin in maniera molto diretta.
“Il Bitcoin è un asset altamente speculativo, che ha portato ad alcuni affari buffi e a diverse significative, e totalmente riprovevoli, attività di riciclaggio di denaro”, spiegava in un’intervista.
Lagarde ha poi aggiunto che nei prossimi cinque anni ci sarà la nascita dell’euro digitale, lasciando così intendere di non avere una posizione contraria alle criptomonete, ma di puntare alla loro istituzionalizzazione da parte delle banche centrali.