La Fondazione che sostiene la ricerca e lo sviluppo di Polkadot e che supervisiona le iniziative di raccolta fondi per la blockchain, ha dichiarato che la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti d'America non dovrebbe considerare il token DOT come una security sotto il suo controllo normativo.
In un post pubblicato il 4 novembre, Daniel Schoenberger, responsabile legale del Web3 Foundation Team, ha affermato che il token nativo di Polkadot (DOT) si è "trasformato" ed è un "software" piuttosto che una security. Schoenberger ha dichiarato che l'affermazione è "coerente alle opinioni" condivise con la SEC in seguito alle discussioni iniziate nel novembre 2019.
"Sebbene la visione di Polkadot non prevedesse che il token nativo della blockchain fosse una security, abbiamo capito che la SEC lo avrebbe probabilmente ritenuto tale, almeno al momento della distribuzione", ha dichiarato Schoenberger. "Eravamo disposti a fare qualsiasi cosa affinché DOT, il token nativo della blockchain Polkadot, non fosse o diventasse una security".