Il recente divieto sulle criptovalute imposto in Russia ha attirato le critiche di un discreto numero di personalità del settore, tra cui Leonid Volkov, capo dello staff di Alexei Navalny, e Pavel Durov, il fondatore di Telegram.
Il 20 gennaio, la Banca centrale della Russia ha pubblicato un nuovo rapporto, proponendo un divieto generale sul trading e il mining di criptovalute all'interno della nazione. Stando al rapporto, i possibili rischi sarebbero "molto più alti per i mercati emergenti, compresa la Russia".
Molti hanno tuttavia reagito negativamente alla proposta. Il 22 gennaio, Pavel Durov ha dichiarato che il divieto sulle criptovalute potrebbe "distruggere parte dell'economia high-tech", aggiungendo: