Tether (USDT), l'emittente più grande di stablecoin per capitalizzazione di mercato, ha recentemente smentito i dettagli di un servizio di Bloomberg inerenti alle sue riserve.
In un rapporto di giovedì Zeke Faux, giornalista di Bloomberg, ha lanciato numerose accuse contro Tether. A detta del giornalista, il direttore finanziario di Tether, Giancarlo Devasini, avrebbe usato le riserve della società per investimenti: dichiarazioni che ovviamente contrastano con la posizione presa pubblicamente da Tether, secondo la quale le riserve sono completamente garantite in ogni momento. Inoltre, Faux sostiene che Tether abbia investito in aziende cinesi ed emesso prestiti collateralizzati da criptovalute "per un valore di miliardi di dollari". Stando al report, il giornalista è stato in grado di confermare che solo una banca delle Bahamas stia lavorando direttamente con Tether:
"Tether non ha ancora rivelato dove tiene i suoi soldi. Se Devasini si sta assumendo abbastanza rischi da guadagnare anche solo l'1% di rendimento su tutte le riserve di Tether, questo farebbe percepire a lui e ai suoi partner un profitto annuale di 690 milioni di dollari. Ma se quei prestiti falliscono, anche una piccola percentuale di essi, un Tether non varrebbe più un dollaro."