Investing.com - I titoli legati alle criptovalute nei mercati statunitensi ed europei sono crollati venerdì, reagendo al forte calo del Bitcoin, che ha visto la principale criptovaluta scendere sotto gli 80.000 dollari.
Al momento della scrittura il Bitcoin è scambiato a 80.186 dollari, in calo del 5,3% nella giornata.
La reazione del mercato ha sottolineato la stretta correlazione tra il prezzo del Bitcoin e la performance delle società crittografiche quotate in borsa.
Negli Stati Uniti, MicroStrategy, fortemente investita in Bitcoin, ha registrato un calo del 2,2%. Coinbase (NASDAQ:COIN), uno dei principali exchange di criptovalute, è sceso del 3,6%, a causa del calo dell’attività di trading. Anche le società di Mining hanno subito una flessione: Riot Platforms (NASDAQ:RIOT) e MARA Holdings sono scese entrambe del 3,4%, mentre Bit Digital è scesa del 3,4%, CleanSpark (NASDAQ:CLSK) del 2,6% e Hut 8 del 3,8%.
I mercati europei hanno seguito l’esempio. La tedesca Northern Data è scesa dell’1,8%. La svedese Safello ha subito un calo significativo del 6,3% e Swissquote, che offre trading di criptovalute, è scesa bruscamente dell’8,8%, indicando l’ansia degli investitori.
La flessione rispecchia il calo del 25% del Bitcoin rispetto al suo picco. Gli analisti hanno attribuito il crollo alle prese di profitto e alle incertezze macroeconomiche come i dazi e l’inflazione.
La performance dei titoli legati alle criptovalute rimane intrinsecamente legata ai movimenti del Bitcoin, rendendoli vulnerabili alle oscillazioni del mercato.