Investing.com — Dassault Systèmes (EPA:DAST) ha riportato giovedì risultati del primo trimestre 2025 inferiori alle attese, mancando le stime sui ricavi totali e sulle vendite di licenze, una performance che ha rinnovato le preoccupazioni sul suo modello di ricavi basato sulle transazioni, facendo scendere le sue azioni fino al 9,6%.
Nonostante il risultato deludente, l’azienda ha riconfermato le previsioni per l’intero anno e ha registrato un flusso di cassa libero superiore alle attese, offrendo qualche rassicurazione agli investitori.
I ricavi totali sono aumentati del 4% su base annua a valuta costante, al di sotto del 5% previsto dagli analisti di Goldman Sachs (NYSE:GS) e Jefferies.
Il deficit è stato causato da un calo del 10% nei ricavi da licenze, sottoperformando rispetto alla crescita del 2% prevista.
Jefferies ha osservato che questo risultato è stato particolarmente deludente considerando l’ottimismo seguito alle forti sottoscrizioni di contratti alla fine del 2024.
I ricavi ricorrenti, un indicatore chiave della stabilità aziendale, sono cresciuti del 7% su base annua a cambi costanti, superando le aspettative.
Nel complesso, i ricavi software sono aumentati del 5% a cambi costanti, allineandosi all’intervallo previsto dall’azienda del 3-8%. Tuttavia, i ricavi da servizi sono stati inferiori dell’8% rispetto al consenso, totalizzando €140 milioni.
Il reddito operativo è stato di €486,1 milioni, con un margine del 30,9%, leggermente al di sotto del 31,0-31,3% previsto.
Nel frattempo, il flusso di cassa libero ha raggiunto €735 milioni, con un aumento del 25% su base annua, sostenuto da tendenze favorevoli del capitale circolante e minori spese in conto capitale.
La conversione del flusso di cassa libero si è attestata al 167%, ben al di sopra del consenso del 149% e della media triennale del primo trimestre del 152%.
Dassault ha mantenuto le previsioni per l’intero anno con una crescita dei ricavi del 6-8% a cambi costanti, con le aspettative sui ricavi ricorrenti riviste al 7-8%, rispetto al precedente 7-9%, e le previsioni sui ricavi da licenze ridotte al 2-6%, dal precedente 3-5%.
Le previsioni sul margine operativo sono state ridotte al 32,3-32,6%, in leggero calo rispetto alle proiezioni precedenti e al di sotto del consenso del 32,7%. Le previsioni sull’EPS rimangono invariate a €1,36-1,39.
Le previsioni per il secondo trimestre implicano una crescita modesta continua, con ricavi attesi in aumento del 3-7% a cambi costanti, al di sotto del consenso del 7%. Il margine operativo è previsto al 29,8-29,9%, con un EPS tra €0,30 e €0,31.
Per regione, le Americhe hanno guidato con una crescita del 7% a cambi costanti, mentre l’Europa ha rallentato all’1% e l’Asia ha decelerato al 5%, sotto pressione per tendenze più deboli in India, Sud-est asiatico e Corea.
Nei segmenti di prodotto, Industrial Innovation è cresciuto dell’8%, guidato da CATIA, ENOVIA e DELMIA. Life Sciences è rimasto stabile, mentre Mainstream Innovation è cresciuto del 2%, ostacolato da un debole inizio per Solidworks e ritardi nei rinnovi per Centric PLM.
Jefferies ha ribadito un rating "underperform" e un target di prezzo di €31, citando scarsa visibilità e crescente rischio di esecuzione. Gli analisti hanno fatto confronti con SAP, che ha riportato una crescita del software del 13% nello stesso periodo.
Separatamente, Dassault ha annunciato un’espansione della partnership con Airbus per estendere la sua piattaforma 3DEXPERIENCE ai programmi di aerei civili e militari. Sebbene i dettagli finanziari non siano stati divulgati, gli analisti considerano l’accordo strategicamente vitale.
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