Investing.com — Eni SpA(BIT:ENI) ( ENI ) ha riportato utili del primo trimestre 2025 superiori alle attese, con un EBIT rettificato di €2,60 miliardi, rispetto a una stima di consenso di €2,23 miliardi, facendo salire le sue azioni giovedì.
L’utile netto è stato di €1,41 miliardi, superiore alla previsione di consenso di €1,15 miliardi. La società ha inoltre registrato un flusso di cassa operativo sottostante di €3,41 miliardi, il 6% in più rispetto all’aspettativa di consenso di €3,22 miliardi. Le spese in conto capitale sono state di €1,82 miliardi, inferiori alla stima di RBC di €2 miliardi.
La società energetica ha rivisto al ribasso le previsioni del flusso di cassa operativo sottostante per l’intero anno a €11 miliardi dai precedenti €13 miliardi a causa dei prezzi più bassi del petrolio, dei margini più deboli del gas e della raffinazione, e di un tasso di cambio EUR/USD più forte.
Questo aggiustamento implica una riduzione di €2,2 miliardi delle previsioni, sebbene suggerisca un modesto miglioramento degli utili per l’anno.
La spesa lorda in conto capitale è ora prevista al di sotto di €8,5 miliardi, in calo rispetto alla precedente previsione di circa €9 miliardi, e la spesa netta in conto capitale è prevista al di sotto di €6 miliardi, rispetto alla precedente stima di €6,5-7 miliardi.
I segmenti upstream e power hanno contribuito positivamente al superamento delle previsioni sugli utili. Il segmento upstream ha registrato un EBIT rettificato di €2,23 miliardi, superando la stima di consenso di €2,03 miliardi.
Il segmento power ha registrato un EBIT rettificato di €163 milioni, ben al di sopra della stima di consenso di €50 milioni. Tuttavia, il segmento chimico ha registrato una perdita maggiore del previsto.
La produzione upstream di Eni per il trimestre è stata di 1,647 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno (kboed), leggermente al di sotto della stima di consenso di 1,66 milioni di kboed, riflettendo le dismissioni e l’assenza di aggiustamenti dei contratti di condivisione della produzione che erano inclusi nel Q4 2024.
Per il secondo trimestre, Eni prevede che la produzione salga tra 1,67 e 1,69 milioni di kboed, leggermente al di sotto della previsione di consenso di 1,71 milioni di kboed.
Il debito netto è diminuito trimestre su trimestre a €10,3 miliardi, rispetto alla stima di RBC di €9,1 miliardi, con un leverage al 18%, in calo rispetto al 22% del trimestre precedente.
La società ha anche comunicato una cifra di leverage pro-forma del 12%, che riflette le transazioni concordate ma non ancora concluse entro la fine del Q1 2025.
In termini di rendimenti per gli azionisti, Eni ha ribadito i piani di distribuire €1,5 miliardi attraverso il riacquisto di azioni, soggetto all’approvazione nella prossima assemblea generale annuale.
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