Investing.com — Mediobanca (BIT:MDBI) ha registrato un utile netto di €1 miliardo nei primi nove mesi dell’anno fiscale, trainato da una crescita generalizzata dei ricavi e da una forte generazione di capitale.
I ricavi del gruppo sono aumentati del 5% su base annua a €2,8 miliardi, con il contributo di tutte le attività principali.
I ricavi del wealth management sono cresciuti del 5% a €727 milioni, quelli del corporate e investment banking del 26% a €677 milioni, mentre il consumer finance è aumentato del 7% a €954 milioni.
I ricavi del settore assicurativo sono rimasti stabili a €349 milioni. Il rapporto costi/ricavi della banca è rimasto sotto il 43%, mentre il costo del rischio è sceso a 47 punti base.
L’utile per azione ha raggiunto €1,19, in aumento del 7% rispetto all’anno precedente. Il rendimento del patrimonio tangibile è migliorato al 14%, con un incremento di 60 punti base nello stesso periodo.
L’utile netto del solo terzo trimestre è stato di €334 milioni, invariato rispetto al trimestre precedente. I ricavi trimestrali hanno totalizzato €920 milioni, con un aumento del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
La crescita trimestrale ha interessato la maggior parte delle divisioni. I ricavi del wealth management sono aumentati del 6% a €247 milioni, quelli del corporate e investment banking del 17% a €226 milioni, e il consumer finance è cresciuto del 7% a €326 milioni.
I ricavi assicurativi sono diminuiti del 16% a €106 milioni. Il margine di interesse è rimasto stabile a €497 milioni, con un aumento dell’1% rispetto al trimestre precedente.
Le commissioni hanno raggiunto €273 milioni, in crescita del 15% su base annua, grazie a una forte performance della consulenza nel secondo trimestre.
Il costo del rischio ha continuato a diminuire nel terzo trimestre, raggiungendo 39 punti base. Sono stati registrati miglioramenti sia nel portafoglio corporate che in quello consumer.
Mediobanca ha confermato le previsioni per l’intero anno fiscale che terminerà a giugno 2025. Si prevede una raccolta netta di €9-10 miliardi, un forte margine di interesse, una crescita a doppia cifra bassa delle commissioni e un aumento dell’utile per azione tra il 6% e l’8%.
Il gruppo punta a mantenere un’elevata remunerazione degli azionisti, con un obiettivo di distribuzione in contanti del 70% insieme a un programma di riacquisto di azioni in corso.
Il coefficiente CET1 della banca si è attestato al 15,6%, rafforzato dagli aggiustamenti di Basilea IV. Un riacquisto di azioni per €385 milioni, approvato lo scorso anno, è già completato al 71%.
Mediobanca pagherà un acconto sul dividendo di €0,56 per azione a maggio, con il saldo che sarà versato a novembre.
I risultati seguono l’annuncio di una proposta di fusione con Banca Generali (BIT:GASI). L’operazione mira a formare un nuovo leader europeo nel wealth management, con attività finanziarie totali superiori a €210 miliardi e una raccolta netta superiore a €15 miliardi.
Su base combinata, il gruppo registrerebbe €4,4 miliardi di ricavi e €1,5 miliardi di utile netto, con metà di ciascuno proveniente dal wealth management. Il rendimento del patrimonio tangibile si attesterebbe al 20%. Le previsioni di distribuzione fino all’anno fiscale 2026 rimangono invariate a €4 miliardi.
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