Investing.com — Il produttore italiano di pneumatici Pirelli & C SPA (BIT:PIRC) ha riportato risultati del primo trimestre superiori alle aspettative degli analisti, con ricavi e EBIT rettificato che hanno superato le stime di consenso.
La società ha inoltre riconfermato le sue previsioni per l’intero anno 2025, ma ha avvertito che l’EBIT rettificato potrebbe attestarsi nella parte bassa della guidance se gli attuali dazi statunitensi dovessero persistere.
Le azioni Pirelli sono scese del 2% nelle contrattazioni di giovedì a Milano.
Pirelli ha registrato ricavi nel primo trimestre pari a 1,76 miliardi di euro, leggermente superiori al consenso fornito dalla società di 1,74 miliardi di euro. Questo rappresenta un aumento del 3,7% rispetto agli 1,70 miliardi di euro dello stesso trimestre dell’anno scorso. L’EBIT rettificato è stato di 279,8 milioni di euro, superando la stima di consenso di 270 milioni di euro e segnando un miglioramento del 6,5% su base annua. L’utile netto è aumentato del 26,7% su base annua a 127,2 milioni di euro, superando il consenso di 124 milioni di euro.
La performance dell’azienda è stata trainata da un aumento dello 0,8% dei volumi, guidato dai guadagni di quota di mercato nel segmento high-value, che ora rappresenta l’81% dei ricavi totali. Pirelli ha anche beneficiato di un miglioramento del 3,9% nel rapporto prezzo/mix, principalmente grazie al miglioramento del mix.
"Il nostro focus sul segmento high-value continua a dare i suoi frutti, permettendoci di ottenere risultati solidi nonostante le difficili condizioni di mercato", ha dichiarato Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo e CEO di Pirelli.
Pirelli ha confermato i suoi obiettivi per il 2025, precedentemente annunciati a febbraio. Tuttavia, la società ha evidenziato l’incertezza riguardo alla durata e all’impatto dei dazi, date le negoziazioni in corso tra gli USA e i suoi principali partner commerciali. In risposta, Pirelli ha lanciato un piano di mitigazione per garantire che il suo obiettivo di EBIT rettificato e il flusso di cassa rimangano nella parte bassa della guidance se gli attuali dazi dovessero persistere.
Il debito netto dell’azienda alla fine di marzo era di 2,62 miliardi di euro, leggermente migliore rispetto alla stima di consenso di 2,64 miliardi di euro.
Pirelli ha dichiarato mercoledì che gli sforzi per risolvere le tensioni con il suo maggiore azionista, la cinese Sinochem, si sono conclusi senza progressi.
Il produttore italiano di pneumatici, insieme al suo secondo maggiore azionista Camfin, ha precedentemente espresso preoccupazioni sul fatto che la partecipazione di Sinochem stia ostacolando i piani di crescita di Pirelli negli Stati Uniti, dove i progetti legati alla proprietà cinese affrontano resistenze politiche.
In una dichiarazione, Pirelli ha affermato che "le proposte estese da Pirelli a Sinochem sono state di fatto respinte", senza rivelare ulteriori dettagli.
Camfin ha espresso il suo sostegno alla strategia di Pirelli e ha avvertito che "qualora l’attuale situazione con Sinochem non venisse risolta rapidamente, Camfin sarebbe costretta a valutare gli effetti di tale comportamento su Pirelli e sull’accordo tra gli azionisti".
Luke Juricic ha contribuito a questo articolo.
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