Investing.com - Il prezzo del rame è in calo questo mercoledì, dopo i dati che hanno mostrato che l’attività del settore dei servizi in Cina è cresciuta al tasso più lento degli ultimi 17 mesi a dicembre, segnale che la seconda economia mondiale potrebbe aver perso lo slancio.
L’indice dei direttori acquisti di Caixin per il settore dei servizi è sceso a 50,2 il mese scorso dalla lettura di novembre di 51,2, deludendo le aspettative di un aumento a 52,3.
I dati deludenti non fanno che confermare che l’economia sta gradualmente rallentando e che Pechino dovrà adottare nuove misure di stimolo nei prossimi mesi.
Con il 45% della richiesta globale di rame, la nazione asiatica è considerata il principale consumatore mondiale del metallo rosso.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a marzo scende di 1,1 centesimi, o dello 0,51%, a 2,084 dollari la libbra alle 07:57 GMT, o alle 2:57 ET.
Ieri, il rame è salito di 1,6 centesimi, o dello 0,77%, dal momento che il sentimento è migliorato dopo che la Banca Popolare Cinese ha immesso nel sistema bancario 130 miliardi di yuan, o 19,95 miliardi di dollari, l’iniezione di liquidità maggiore da settembre.
Questa settimana, il rame è crollato del 2% per via dei dati deludenti sull’attività del settore manifatturiero cinese e dei crolli sui mercati azionari della nazione che hanno pesato sul sentimento.
Intanto, il prezzo dell’oro sale al massimo di quattro settimane, in seguito alla notizia secondo cui la Corea del Nord starebbe testando una bomba a idrogeno.
Gli investitori seguono con particolare attenzione inoltre gli sviluppi in Medio Oriente, mentre restano alte le tensioni tra Arabia Saudita ed Iran.
Il metallo giallo è schizzato del 2% questa settimana poiché gli investitori lo scelgono come investimento rifugio tra le tensioni in Medio Oriente ed i nuovi timori per la crescita globale.