ROMA (Reuters) - Per il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan occorre che la Banca europea per gli investimenti (Bei) finanzi subito progetti già vagliati prima che il piano Juncker diventi operativo.
"La Commissione ci dice che il nuovo fondo Juncker potrà essere operativo nel giro di sei mesi, io mi auguro che sia così", ha detto Padoan, parlando oggi al Congresso nazionale di Lega Coop.
"Ma nel frattempo si può fare da subito qualcosa di importante. Ci sono progetti disponibili selezionati dal lavoro task force europea (formata da commissione, Bei e rappresentanti stati membri che hanno individuato i progetti che per l'Italia hanno valore nominale di 40 miliardi). Non dico che saranno tutti finanziabili, cioè che arriveranno tutti, ma ci sono progetti e ci sono le risorse".
"La Bei può quindi finanziare progetti già vagliati tecnicamente. Noi chiediamo alla Bei di essere un po' più proattiva, di sostenere e dare impulso a investimenti in condizioni condivise (quelli individuati dalla task force)".
"E quando ci sarà il piano Juncker, ci sarà un effetto moltiplicatore", ha concluso il ministro.
Sul piano per rilanciare gli investimenti e la crescita in Europa ha parlato oggi anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi, rispondendo a una domanda sulle sue aspettative sugli esiti del vertice Ue di oggi a Bruxelles.
"Il piano Juncker va nella direzione nostra. Va nella direzione di considerare gli investimenti fatti con il piano Juncker fuori dai confini del Patto di stabilità. Però finché non vediamo la conclusione dei lavori non siamo in grado di dirlo", ha detto Renzi uscendo da una conferenza a Bruxelles.
(Stefano Bernabei)