IInvesting.com - I futures del greggio West Texas Intermediate scendono sotto i 50 dollari al barile questo martedì, nei timori di un eccesso di scorte su scala mondiale.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a febbraio è sceso di 78 centesimi, o dell’1,56%, a 49,26 dollari al barile nella mattinata europea, dopo un calo ai minimi della seduta di 49,25, un livello che non si registrava dall’aprile 2009.
I futures del greggio Nymex sono crollati ieri di 2,65, o del 5,03%, a 50,04 dollari al barile.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a febbraio è sceso al minimo di 52,06 dollari al barile, il minimo dall’aprile 2009, per poi attestarsi a 52,09, in calo di 1,02 dollari o dell’1,92%.
Ieri i prezzi Brent sono crollati di 3,31 dollari, o del 5,87%, a 53,11.
Intanto, l’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, resta vicino al massimo di 9 anni, per via delle politiche monetarie divergenti tra Fed, BoJ e BCE
Il greggio in genere si indebolisce quando la valuta statunitense diventa forte, dal momento che la materia prima espressa in dollari diventa più costosa per i titolari di altre valute.
Nel 2014 il prezzo del greggio Brent scambiato sulla borsa di Londra è sceso di circa il 48%, mentre i futures del greggio WTI hanno visto un calo di circa il 46% da quando l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio ha deciso di mantenere l’obiettivo di produzione a 30 milioni di barili al giorno.
La decisione ha deluso le speranze che il cartello del petrolio potesse tagliare la produzione per supportare il mercato dopo l’aumento della produzione del petrolio di scisto negli Stati Uniti, che è salita al ritmo maggiore degli ultimi 30 anni.