MILANO (Reuters) - In relazione a ipotesi di una possibile operazione riguardante Koç Financial Services (KFS) e Yapi Kredi, UniCredit (MI:CRDI) precisa che, nell'ambito del nuovo piano strategico, sono stati avviati contatti con il partner Koç Group in merito a una potenziale evoluzione dell'attuale joint venture in Turchia.
Una nota precisa che "non è stato raggiunto un accordo definitivo in merito a tali discussioni. Se e quando opportuno, UniCredit aggiornerà tempestivamente il mercato".
Venerdì tre fonti hanno riferito a Reuters che l'istituto italiano ha raggiunto un accordo per ridurre la sua esposizione verso la terza banca turca.
UniCredit, secondo due delle fonti, dovrebbe cedere a Koc la sua quota nella joint-venture e mantenere una limitata esposizione diretta alla banca.
La mossa sarebbe il primo passo verso un'uscita totale dal Paese che è caduto in recessione a fine 2018, anno in cui la lira ha perso circa il 30% contro dollaro.
Confermando anch'essa le trattative con UniCredit, Koc ha spiegato in una nota che la revisione della struttura azionaria verrà fatta in maniera tale che nessuna delle parti detenga in maniera diretta o indiretta la maggioranza dell'istituto.
La cessione della quota in Yapi andrebbe a sommarsi alla lista di dismissioni che la banca ha portato a termine dall'arrivo dell'AD Jean Pierre Mustier a metà 2016, culminata questo mese con la cessione della storica partecipazione in Mediobanca (MI:MDBI).
Secondo una delle fonti dettagli dell'accordo in Turchia dovrebbero essere annunciati il 3 dicembre quando UniCredit presenterà a Londra il nuovo piano al 2023.
Per gli analisti di Citi la cessione della quota, che a fine 2018 aveva un valore di libro di 1,3 miliardi, dovrebbe portare a un rafforzamento patrimoniale di 50-80 punti base, mentre la diluizione degli utili per azione è stimata attorno al 10%.
La liberazione di capitale viene giudicata positivamente e potrebbe essere utilizzata per finanziare costi di ristrutturazione, o per aumentare i ritorni agli azionisti o far fronte a pressioni sul patrimonio da sviluppi regolamentari.
Attorno alle 10,15 il titolo UniCredit avanza del 2%, a fronte di un rialzo di 0,9% del comparto.