Investing.com - I futures del petrolio sono in calo dopo la delusione delle aspettative dei mercati da parte della Banca Centrale Europea, la quale non ha presentato azioni di politica monetaria per contrastare la crisi del debito nella zona euro.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 87,58 dollari al barile, in calo dell’1,38%.
Durante la conferenza stampa della BCE il Presidente Draghi ha dichiarato che la BCE potrebbe avviare degli acquisiti di bond per abbassare i rendimenti “eccezionalmente elevati” per i paesi della zona euro sotto forte pressione, ma non ha fornito dei dettagli specifici su come e quando queste attività potranno essere portate avanti.
La BCE fornirà i dettagli dell’acquisto di bond “nelle prossime settimane”, ha detto Draghi, aggiungendo che le operazioni saranno “adeguate a rispettare gli obiettivi”.
La dichiarazione ha deluso i mercati, che aspettavano delle misure forti per arginare la crisi del debito nella zona euro; le aspettative erano aumentate dopo l’impegno, da parte del Presidente BCE Mario Draghi, a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
Ieri la Federal Reserve ha deciso di non implementare nuove misure di allentamento, tuttavia la banca ha dichiarato che l’economia ha rallentato nella prima parte dell’anno ed ha aggiunto di essere pronta a fornire uno stimolo monetario, laddove necessario.
Il petrolio è rimasto supportato dopo il report U.S. Energy Information Administration che ha dichiarato che le scorte sono scese di 6,5 milioni di barili nella settimana scorsa, molto più del previsto calo di 0,7 milioni di barili, il maggiore calo settimanale da dicembre.
Mercoledì, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato all’unanimità un nuovo pacchetto di sanzioni contro l’Iran per via del discusso programma nucleare, allo scopo di penalizzare banche, compagnie di assicurazioni e di trasporti che aiutano Teheran a vendere petrolio.
Intanto, sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a settembre sono scesi dello 0,38%, a 105,56 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 17,98 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 87,58 dollari al barile, in calo dell’1,38%.
Durante la conferenza stampa della BCE il Presidente Draghi ha dichiarato che la BCE potrebbe avviare degli acquisiti di bond per abbassare i rendimenti “eccezionalmente elevati” per i paesi della zona euro sotto forte pressione, ma non ha fornito dei dettagli specifici su come e quando queste attività potranno essere portate avanti.
La BCE fornirà i dettagli dell’acquisto di bond “nelle prossime settimane”, ha detto Draghi, aggiungendo che le operazioni saranno “adeguate a rispettare gli obiettivi”.
La dichiarazione ha deluso i mercati, che aspettavano delle misure forti per arginare la crisi del debito nella zona euro; le aspettative erano aumentate dopo l’impegno, da parte del Presidente BCE Mario Draghi, a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
Ieri la Federal Reserve ha deciso di non implementare nuove misure di allentamento, tuttavia la banca ha dichiarato che l’economia ha rallentato nella prima parte dell’anno ed ha aggiunto di essere pronta a fornire uno stimolo monetario, laddove necessario.
Il petrolio è rimasto supportato dopo il report U.S. Energy Information Administration che ha dichiarato che le scorte sono scese di 6,5 milioni di barili nella settimana scorsa, molto più del previsto calo di 0,7 milioni di barili, il maggiore calo settimanale da dicembre.
Mercoledì, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato all’unanimità un nuovo pacchetto di sanzioni contro l’Iran per via del discusso programma nucleare, allo scopo di penalizzare banche, compagnie di assicurazioni e di trasporti che aiutano Teheran a vendere petrolio.
Intanto, sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a settembre sono scesi dello 0,38%, a 105,56 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 17,98 dollari al barile.