Investing.com - I mercati azionari asiatici sono misti questo giovedì, in seguito alla decisione della Federal Reserve di ridurre gli acquisti mensili di bond di altri 10 miliardi di dollari, per il terzo vertice consecutivo, dopo le indicazioni che un’impennata dalla banca centrale potrebbe arrivare prima del previsto.
Alla chiusura degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong è in calo dell’1,85%, l’indice cinese Shanghai Composite segna -1,4%, in Australia l’indice ASX/200 chiude in calo dell’1,15%, mentre in Giappone l’indice Nikkei 225 scende dell’1,65%.
I titoli asiatici hanno risentito negativamente dei titoli USA, dopo che il Dow Jones e l’S&P 500 hanno chiuso in calo dopo che la Fed ha dichiarato che ridurrà gli acquisti mensili di bond di altri 10 miliardi di dollari, portando il totale a 55 miliardi di dollari, come ampiamente previsto.
Le perdite di Wall Street si sono aggravate dopo che la presidente della Fed Janet Yellen ha indicato che la banca potrebbe iniziare ad alzare il tasso di interesse tra circa sei mesi, dopo la conclusione del programma di acquisti, prevista per questo autunno.
A Tokio il Nikkei ha chiuso in calo con i traders che continuano monitorare l’andamento dei mercati valutari. Il cambio USD/JPY è sceso al minimo giornaliero di 102,20, staccandosi dai massimi della seduta precedente di 102,67.
Le case automobilistiche Toyota e Mazda hanno visto i titoli scendere rispettivamente dell’1,5% e del 2,2%, mentre Sharp e Fast Retailing sono scesi del 5,4% e del 2,2%.
Le banche nipponiche sono in calo, con il principale istituto finanziario del paese Mitsubishi UFJ Financial Group in calo del 2,3%, mentre Sumitomo Mitsui Financial Group e Nomura Holdings hanno visto i titoli scendere rispettivamente del 2,5% e dell’1,3%.
In Australia, l’ASX/200 Index ha chiuso al livello più basso dal 12 febbraio 12, poiché le perdite del settore minerario hanno pesato sull’indice.
I titoli dei produttori di oro sono in selloff dopo che i prezzi del metallo prezioso sono scesi ieri di due punti percentuali. Newcrest Mining scende del 7,9%, Perseus Mining è in calo del 7,2%, mentre Kingsgate Consolidated segna un calo del 24,4%.
I titoli della Cina continentale e di Hong Kong sono scesi bruscamente per via dei timori sull’economia cinese.
I titoli del settore finanziario hanno pesantemente risentito dei timori per il default dei titoli di stato.
Ad Hong Kong, China Construction Bank ha perso l’1,8%, mentre Industrial and Commercial Bank of China è in calo dell’1,6%, mentre China Merchants Bank e China Citic Bank segnano un calo rispettivamente dell’1,3% e dell’1,5%.
Tencent segna un calo del 2% dopo aver riportato degli utili corporate piuttosto deludenti.
I futures dei titoli azionari europei sono in calo. I futures EURO STOXX 50 scendono dello 0,1%, i futures del francese CAC 40 sono in calo dello 0,8%, a Londra i futures FTSE 100 segnano -0,5%, mentre in Germania i futures DAX scendono dello 0,8%.
I leader politici ed i ministri delle finanze dell’Unione Europea daranno oggi il via al summit economico a Bruxelles.
Dall’altra parte dell’Atlantico, anche i mercati azionari USA puntano ad un’apertura debole. I futures Dow Jones Industrial Average scendono dello 0,2%, i futures S&P 500 sono in calo dello 0,25%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano -0,2%.
Gli USA rilasceranno il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulle vendite di case esistenti e sull’attività manifatturiera dell’area di Philadelphia.