Investing.com - I prezzi dell’oro sono saliti al massimo di tre settimane questo lunedì, con gli investitori che continuano a monitorare gli eventi in Ucraina, dopo l’esito del referendum di domenica che ha mostrato che l’89% dei votanti nella città di Donetsk nell’Ucraina orientale si è espresso a favore dell’indipendenza.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a giugno è salito dello 0,18% o di 2,30 dollari a 1.289,90 dollari l’oncia troy nella mattinata europea. I prezzi sono rimasti nel range tra 1.278,30 dollari l’oncia e 1.292,60.
Supporto a 1.272,00 dollari l’oncia, il minimo dal 2 maggio e resistenza a 1.315,00, massimo del 7 maggio.
Durante il week end i separatisti filorussi hanno visto la vittoria nel referendum sull’indipendenza dell’Ucraina orientale, alimentando i timori che il paese sia vicino alla guerra civile. Il governo ucraino e l’Occidente hanno condannato questa votazione.
L’oro, considerato investimento rifugio, solitamente è sostenuto dai disordini geopolitici.
Sul Comex l’argento con consegna a luglio è salito dello 0,99% o di 18,9 centesimi a 19,31 dollari l’oncia troy.
Il rame con consegna a luglio è sceso dell’1,29% o di 4 centesimi a 3,123 dollari la libbra, in previsione di misure di stimolo e nuove riforme da parte del governo cinese a sostegno dei mercati capitali della nazione.
La nazione asiatica è il principale consumatore di rame ed ha rappresentato il 40% del consumo mondiale lo scorso anno.