Investing.com - L’euro è in calo al minimo di oltre tre mesi contro uno yen più forte questo mercoledì, in seguito alle dichiarazioni della Banca del Giappone secondo cui non si prevede un ulteriore allentamento monetario nel prossimo futuro, mentre i forti dati britannici sulle vendite al dettaglio hanno spinto la sterlina al massimo di 16 mesi contro la moneta unica.
Il cambio EUR/JPY ha toccato il minimo di 138,23, il minimo dal 7 febbraio per poi attestarsi in calo dello 0,37% a 138,33.
Lo yen si è rafforzato in seguito alle dichiarazioni di oggi della BoJ, a conclusione dei due giorni di vertice sulla politica monetaria, secondo cui il programma di stimolo sta funzionando come previsto e di conseguenza non si ritiene necessario implementare ulteriori misure di allentamento.
La banca centrale ha dichiarato che l’economia mostra di aver superato l’impatto dell’aumento della tassa sulle vendite entrata in vigore l’1 aprile e ha ribadito che continuerà ad aumentare la base monetaria dal ritmo di 60 mila miliardi di yen a 70 mila miliardi di yen.
Intanto, il cambio EUR/GBP è sceso dello 0,31% a 0,8103, il minimo dal gennaio 2013, per poi attestarsi in calo dello 0,28% a 0,8113.
La sterlina è rimbalzata in seguito ai dati che hanno mostrato un’impennata delle vendite al dettaglio britanniche ad aprile, mentre i verbali del vertice di maggio della Banca d’Inghilterra indicano che i policy maker stanno attuando una linea più dura.
Le vendite al dettaglio hanno subito un’impennata dell’1,3% ad aprile, secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico, oltre il doppio del previsto aumento dello 0,5%, per via dell’aumento delle vendite di prodotti alimentari durante il periodo di Pasqua.
Su base annua, le vendite al dettaglio sono salite del 6,9% ad aprile, contro le aspettative di un aumento del 5,2% dopo essere aumentate del 4,8% a marzo.
Intanto, i verbali del vertice di maggio della BoE hanno mostrato che la Commissione di Politica Monetaria ha votato all’unanimità per mantenere i tassi di interesse al minimo storico.
Tuttavia, secondo i verbali, alcuni membri credono che la decisione sulla tempistica dell’aumento dei tassi stia “diventando più equilibrata”, indicando che alcuni policy maker sono più rigidi circa l’aumento dei tassi di prestito.
L’euro è rimasto sotto pressione tra le crescenti aspettative di un allentamento monetario da parte della Banca Centrale Europea durante il prossimo vertice di giugno e i dati della scorsa settimana che hanno mostrato come l’economia della zona euro sia cresciuta ad un tasso più lento del previsto nel primo trimestre dell’anno.
Sempre oggi, il dollaro è sceso ad un nuovo minimo di tre mesi e mezzo contro lo yen, con USD/JPY giù dello 0,38% a 100,94.
Il dollaro resta in calo in attesa dei verbali del recente vertice di politica monetaria della Federal Reserve previsti per oggi, per avere ulteriori indicazioni sulle opinioni della banca centrale in merito all’economia.
I recenti report economici statunitensi che hanno indicato che la ripresa resta incostante hanno pesato sul rendimento dei titoli del Tesoro USA, facendo scendere il dollaro.
Ieri, il Presidente della Fed di New York William Dudley ha ribadito la posizione cauta della banca centrale, dichiarando che il ritmo dell’aumento dei tassi resterà “lento”.
Il cambio GBP/USD ha toccato il massimo di due settimane e mezzo di 1,6921, per poi attestarsi a 1,6890, in salita dello 0,33% sulla giornata.