Investing.com - I prezzi dell’oro continuano a salire questo giovedì e raggiungono il massimo della seduta in seguito ai dati che hanno mostrato un aumento maggiore del previsto delle richieste di disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a giugno ha subito un’impennata al massimo della seduta di 1.303,90 dollari l’oncia troy, il massimo dal 19 maggio, prima di ridurre i guadagni e attestarsi a 1.301,60 dollari nella mattinata degli scambi statunitensi, in salita dell’1,05%, o di 13,50 dollari.
Ieri l’oro è crollato a 1.282,90 dollari, il minimo dal 12 maggio, prima di attestarsi a 1.288,10 dollari, in calo dello 0,5%, o di 6,50 dollari.
Supporto a 1.277,00 dollari l’oncia, il minimo dal 12 maggio, e resistenza a 1.305,70, massimo dal 19 maggio.
Sempre sul Comex, l’argento con consegna a luglio ha subito un’impennata dell’1,97%, o di 38,0 centesimi, a 19,71 dollari l’oncia troy.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione è salito di 28.000 unità la scorsa settimana a 326.000 unità. Gli analisti avevano previsto un aumento di 12.000 unità a 310.000 la scorsa settimana.
I verbali del vertice di aprile della Federal Reserve rilasciati ieri hanno mostrato che la banca continua a vedere un lento miglioramento dell’economia, sebbene abbia ribadito che i tassi resteranno stabili al minimo storico ancora per qualche tempo dopo il termine del programma di acquisti di bond.
Intanto, i traders valutano l’incertezza degli eventi in Ucraina in seguito alla morte di almeno 11 soldati ucraini durante un attacco nella regione orientale ucraina di Donetsk.
L’Ucraina terrà le elezioni presidenziali il 25 maggio e si continua a temere che la Russia possa interferire nelle votazioni ed aggravare la crisi.
Gli USA e l’Europa hanno avvertito che la Russia andrà incontro a nuove sanzioni economiche ed industriali se Mosca interromperà le elezioni.
Il rame con consegna a luglio è in salita dello 0,36%, o di 1,1 centesimi, a 3,134 la libbra mentre gli investitori assimilano i dati manifatturieri globali.
I dati rilasciati oggi hanno mostrato un aumento della lettura preliminare dell’indice manifatturiero HSBC cinese al massimo di cinque mesi di 49,7 questo mese, in salita dalla lettura finale di 48,1 di aprile. La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, con il 40% della richiesta globale lo scorso anno.
Nella zona euro, i dati hanno mostrato che l’attività del settore manifatturiero nel blocco della valuta è cresciuta al ritmo più lento degli ultimi sei mesi a maggio.
L’indice PMI manifatturiero flash della zona euro è sceso a 52,5 questo mese, da 53,4 ad aprile, secondo i dati Markit, contro le aspettative di 53,2.
L’indice PMI manifatturiero tedesco è sceso al minimo di sei mesi di 52,9 a maggio, da 54,1 di aprile, mentre l’indice manifatturiero PMI francese è sceso al minimo di tre mesi di 49,3 da 51,2 di aprile.
L’Europa è terza nella richiesta globale del metallo industriale. I traders del rame di solito considerano i dati manifatturieri come indicatori della crescita futura della domanda.